"Non unire il fronte progressista cittadino sarebbe un grande errore che noi non vogliamo commettere. Chi lo farà se ne assumerà tutte le responsabilità". Così il segretario del Partito democratico campigiano, Lorenzo Galletti, in vista delle prossime elezioni amministrative. Nonostante il nome di Galletti, soprattutto in questi ultimi giorni, sia molto quotato per l’eventuale candidatura a sindaco, i dem campigiani al momento non hanno individuato la persona spendibile per la poltrona da primo cittadino. "Vorremmo elaborare una proposta politica concreta, solida e ben articolata insieme alle forze politiche e civiche della città che risiedono stabilmente nell’area del centrosinistra, superando divisioni e pregiudizi" dice Galletti ricordando che prima "viene il programma, poi la persona". Il Pd ha aperto una serie di incontri con le altre realtà del centrosinistra, proponendo anche eventuali primarie aperte. "Sono in corso gli ultimi confronti, ci siamo dati tempo fino a metà febbraio, poi valuteremo" dice Galletti ricordando che "diversamente continueremo nel lavoro di costruzione di una proposta politica che parte dall’attuale maggioranza e che proverà ad allargarsi alle forze che la condivideranno". Il centrodestra, invece, sempre essere già in piena campagna elettorale: la civica "Cambiare si può 2023" di Gianni Baudo ha già presentato il logo e il 4 febbraio alle 10,30 in via Tevere 24 Paolo Gandola apre la sua "bottega del buon governo" ovvero la sede della lista civica "Impegno Vero". B.B.