"Galleria dell'Accademia, ventagli di cartone al posto dei condizionatori" / FOTO

La denuncia della Cgil Funzione pubblica: "L'impianto di refrigerazione continua a non essere presente al piano terra". La direttrice dell'Accademia: "Faremo un nuovo impianto"

Galleria dell'Accademia: uno dei ventagli in dotazione ai visitatori

Galleria dell'Accademia: uno dei ventagli in dotazione ai visitatori

Firenze, 11 agosto 2018 - "Ancora una volta alla Galleria dell'Accademia, dove gli accessi hanno raggiunto cifre da record (una media di 6mila ingressi al giorno con punte di 10mila) l'impianto di refrigerazione continua a non essere presente al piano terra (Sala del Colosso, Corridoio di Prigioni, Tribuna del David e Gipsoteca)".  La denuncia arriva dalla Cgil Funzione Pubblica che torna sull'argomento a un anno di distanza.

"Già lo scorso anno - si legge in una nota - l'Accademia era salita agli onori della cronaca per i malesseri accusati da utenti e guide turistiche. Sia lo scorso anno che quest'anno i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un intervento fattivo e immediato all'amministrazione, proponendo l'adozione di semplici misure come la riduzione del massimale delle presenze e l'acquisto di condizionatori portatili, ma l'amministrazione continua a non assumere decisioni. La lancetta dei rilevatori di umidità relativa supera il 78%, quando dagli atti di indirizzo per la conservazione del patrimonio artistico le tavole dipinte non possono soggiornare in locali che superino il 60%. Lo stazionamento sotto il lucernario della tribuna del David non può protrarsi oltre qualche minuto prima che sopravvenga una sensazione di malessere e di mancanza di aria".

Secondo il sindacato "l'amministrazione continua ad accampare scuse, scaricando la responsabilità del ritardo nella realizzazione dell'impianto su ripetuti sopralluoghi tecnici di ditte esterne che ad oggi non avrebbero prodotto alcuna pianificazione dell'intervento, che avrebbe anche un'immediata e totale copertura dei costi, stando alle dichiarazioni di ampia disponibilità di budget da parte della direzione del museo. E’ inammissibile pensare di poter offrire la fruizione del patrimonio culturale in queste condizioni: forse si pensa che basti dotare il visitatore di un ventaglio di cartoncino giallo per ovviare a tale situazione? Se il ministero e chi lo rappresenta sul territorio non si preoccupa dello stato di salute dei lavoratori e dei visitatori forse, ci viene da chiedere, dovrebbe quantomeno preoccuparsi della conservazione delle opere che con simili livelli di umidità rischiano di essere seriamente danneggiate".

LA DIREZIONE DELL'ACCADEMIA: "FAREMO UN NUIOVO IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO"

"La situazione è sotto controllo. Abbiamo previsto il problema chiudendo certe parti del museo e cambiando le postazioni del personale. Non vi è niente di preoccupante sull'impianto di climatizzazione che non sappiamo già. L'impianto andava cambiato decenni fa. Da marzo finalmente è arrivato un funzionario architetto, abbiamo potuto risolvere le urgenze e si sta lavorando su un rinnovo completo dell'impianto che ovviamente non potrà aver luogo in piena estate".

Lo ha detto la direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, replicando alle critiche sollevate dal sindacato Cgil Fp. "Le opere non corrono nessun rischio e sono sotto monitoraggio regolare", ha anche detto Hollberg aggiungendo, sui controlli ai capolavori che potrebbero, eventualmente, subire sollecitazioni anche per le particolari condizioni climatiche, che "nonostante il Museo non abbia un restauratore interno, ci facciamo finanziare dall'associazione Amici della Galleria dell'Accademia un restauratore che fa controlli frequenti".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro