Rubano in chiesa e pestano il fedele

Furto choc a Legnaia. L’anziano collaboratore del prete in ospedale

E' intervenuta la polizia

E' intervenuta la polizia

Firenze, 15 giugno 2018 - Aggressione dopo un furto, dunque rapina, all’ora di pranzo nella canonica della Chiesa di San Quirico a Legnaia di via Pisana 598, edificata verso l’anno Mille, più volte ristrutturata, che riporta nel nome il rione in cui si trova, San Quirico.

Due banditi sono riusciti a impossessarsi e a portare via l’ostensorio, l’arredo sacro a raggiera che serve a esporre all’adorazione dei fedeli l’ostia consacrata e a impartire la benedizione eucaristica. Più il calice liturgico per contenere il vino durante la Celebrazione eucaristica.

Non precisato il valore economico, oltreché religioso, degli oggetti liturgici trafugati, spesso realizzati con materiali preziosi, in genere argento fuori con doratura interna. Un fedele di 82 anni – collaboratore del parroco don Benito Barucca e del vicario parrocchiale don Felix Nervaise Mokomako – si è imbattuto nei due ladri in fuga, che non hanno esitato a picchiarlo, a colpirlo al viso, facendogli saltare gli occhiali e scaraventandolo a terra; l’anziano è stato poi soccorso poco dopo le 14 per contusioni ed escoriazioni e trasportato da un’ambulanza al Nuovo San Giovanni di Dio.

La rapina nel racconto di don Felix (don Felice), da Congo-Brazzaville, 45 anni, da nove in Italia. "Intorno alle 13,45 abbiamo sentito suonare. La chiesa dalle 12 alle 16 è chiusa. Io ero al piano superiore, don Benito in quel momento stava riposando. Mi sono affacciato alla finestra, c’erano due che cercavano di aprire, sembravano avere una chiave o qualcosa del genere, così almeno mi è sembrato. Anche perché non hanno spaccato niente, eppure sono riusciti a entrare nella canonica. Mentre io cercavo di telefonare alla polizia, Franco, che era giù, ha fatto il giro da via Baccio da Montelupo e se li è trovati di fronte. Erano due. Nel fuggire lo hanno colpito, spinto a terra, ha alcune contusioni anche ai gomiti".

Indaga la polizia intervenuta per raccogliere le dichiarazioni e svolgere i primi accertamenti del caso.

giovanni spano

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