Aumentano furti e rapine in Toscana. Il punto sui dati

Crescono del 39,9% le denunce dei reati di violenza sessuale

Poliziotti in azione

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Firenze, 1 dicembre 2022 - Tra il 2019 e il 2022 in Toscana sono aumentati furti e rapine, così come usura ed estorsione, e quasi raddoppiano i reati informatici, mentre calano i reati in materia di stupefacenti e di riciclaggio di denaro. I dati sono stati presentati oggi, in occasione della Conferenza regionale autorità pubblica sicurezza.

Dall'esame dei dati relativi ai reati predatori, si registra un incremento dei furti con strappo (+23,2%) e nelle città più grandi, anche in considerazione di una maggiore presenza di turisti, un incremento delle rapine (+14%), in particolar modo di quelle in pubblica via (34,9%). Da collegare alle difficoltà economico finanziarie dovute prima alla pandemia e poi al conflitto russo-ucraino, si segnala un incremento dei reati di usura (+150%, ma solo 15 episodi nel 2022) ed estorsione (+45,9%). La diminuzione dei reati in materia di stupefacenti (-35,1%), secondo le prefetture, risente della circostanza che gli spacciatori all'atto della cessione spesso detengono quantitativi modici di sostanza. Crescono invece del 39,9% le denunce dei reati di violenza sessuale.

Per quanto riguarda gli autori reati, il 20% sono extracomunitari espellibili, il 9% non espellibili, il 12% comunitari e il 59% italiani. Per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti, invece, gli autori sono per 51% dei casi extracomunitari, per il 34% italiani, per il 10% comunitari e per il 5% extracomunitari non espellibili. Sui centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) "ne abbiamo parlato e credo sia emersa una generale condivisione sull'opportunità che la Toscana si doti di una struttura" sottolinea il prefetto di Firenze, Valerio Valenti, al termine della Conferenza. Valenti, riferendosi alla possibilità di creare a Firenze un Cpr ha spiegato che dovrebbe essere "un centro di piccole dimensioni, che abbia meno di cinquanta posti, che funzioni da deterrente per gli extracomunitari espellibili, che sono più della metà di chi commette reati che creano particolare allarme sociale".

"Ci sono dei criteri da valutare - aggiunge il sindaco Nardella - siamo disponibili a fare la nostra parte insieme agli altri Comuni, anche il presidente dell'Anci, Matteo Biffoni, ha sempre sottolineato questo elemento, però dobbiamo collaborare concretamente e trovare una soluzione".

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