LISA CIARDI
Cronaca

Furti a Santa Lucia, fermati i ’Sette amici’

Presi dai carabinieri in flagranza all’esterno del Monastero dopo tante segnalazioni da parte dei residenti. Spariti oggetti sacri e arredi

Furti a Santa Lucia, fermati i ’Sette amici’

di Lisa Ciardi

Stavolta li hanno colti con le mani nel sacco. O, meglio, con libri antichi, spartiti musicali e stole appena sottratti dal monastero di Santa Lucia, a Lastra a Signa. Dopo mesi di denunce da parte dei cittadini, rilanciate proprio dal nostro giornale, dopo i primi interventi da parte degli attuali proprietari e dopo i sopralluoghi degli uomini del Sis dell’Arma, specializzati in investigazioni scientifiche, e dei colleghi del comando tutela patrimonio culturale, sono stati i carabinieri della stazione di Lastra a Signa, domenica scorsa, a cogliere i ladri sul fatto.

Sono stati così denunciati sette amici sulla trentina, residenti fra le province di La Spezia e Massa Carrara, trovate con alcuni panini all’esterno dell’ex monastero, dove intendevano fermarsi per un pic-nic. Con sé avevano due spartiti musicali, altrettanti libri antichi e una stola che avevano appena preso all’interno dell’edificio, da mesi purtroppo vittima di razzie e saccheggi di ogni tipo. Da una prima ricostruzione, pare che le sette persone in questione, appassionate di fotografia urbex (ovvero di scatti in luoghi abbandonati), si fossero introdotte senza permesso all’interno dell’area per visitarla e fotografarla. Nel corso della loro "esplorazione" avrebbero quindi trovato alcuni oggetti e li avrebbero portati vi. La loro presenza però non è sfuggita ai residenti della zona che da sempre cercano di proteggere l’ex convento e l’attigua chiesa (oggi sconsacrata). Proprio i cittadini, nei mesi scorsi, hanno lanciato per primi l’allarme notando la porta dell’ex chiesa aperta. E sempre loro hanno iniziato a raccogliere, nella sede dell’Accademia del Coccio di Lastra a Signa, foto e documenti per capire cosa sia stato trafugato dall’edificio.

Il convento di Santa Lucia risale al Seicento, mentre un secolo dopo venne realizzata la chiesa. Oggetto per decenni di cerimonie, preghiere e ritiri spirituali, è stato abbandonato dagli ultimi frati negli anni ’90. L’immobile è stato quindi venduto ad alcuni investitori finlandesi che, nel 2020, hanno iniziato il recupero. L’obiettivo della Santa Lucia Srl, società nata per gestire l’operazione, è aprire un hotel con 60 camere suite, una Spa di 2mila metri quadrati e un centro benessere. I lavori però sono fermi da tempo e l’edificio è stato preso di mira da ladri e vandali che hanno trafugato ex voto, antiche opere d’arte, paramenti sacri e libri. Fra gli oggetti scomparsi, le tele seicentesche raffiguranti l’Immacolata Concezione tra Santi di Cesare Dandini e i Santi Antonio da Padova, Francesco, Lucia e Caterina d’Alessandria di Matteo Rosselli, ma anche di dipinti di Matteo Bonechi, Pietro Marchesini e Mauro Soderini. Infine, una tela dell’Ultima cena di Giovanni Pietro Naldini (1638). Nonostante le proteste e gli appelli, i furti continuano. Solo grazie all’attenzione dei cittadini e alla sorveglianza organizzata dai carabinieri almeno stavolta è stato evitato un ulteriore danno.