Le frittelle: torna la festa, segno di speranza. "La ricetta che fa vivere il paese"

San Donato in Collina torna ad allestire un appuntamento molto amato, che si era interrotto nel 2020 ma che era già tornato, con tutte le accortezze, lo scorso anno

San Donato in Collina (Firenze), 16 gennaio 2022 - Il "Paese delle frittelle", di nome e di fatto. Un cartello in bella vista, all'inizio della frazione, è lì a testimoniarlo. A San Donato in Collina, località a metà fra i comuni di Bagno a Ripoli e Rignano sull'Arno, le frittelle di San Giuseppe sono un simbolo, un'identità. E proprio ieri è tornata la sagra di questi deliziosi dolcetti di riso, tipici del periodo di carnevale in Toscana. E poi c'è anche il vinsanto, altra peculiarità del circolo S.M.S. Quello fatto alla vecchia maniera, quello del contadino, altro grande orgoglio della tradizione.

E' così che il piccolo borgo che guarda Firenze, anche in questi tempi duri di pandemia, regala ben più di un sorriso agli affezionatissimi clienti che, in qualche caso, arrivano pure da lontano. Una tappa fissa che, purtroppo come per molte altre iniziative del genere, ha subito interruzioni dovute all'emergenza sanitaria. Ma i volontari del circolo, guidati dal presidente Luciano Tucci, si rimboccano le maniche: cappellini, grembiuli, guanti, mascherine e chili di impasto, con e senza uvetta. Quello originale, come lo facevano le nonne. Ricetta tenace, che fa guardare avanti verso tempi migliori. Un mix di ottimismo e inconfondibile profumo di frittelle. Basta arrivare fuori dal circolo per averne sentore.

Un profumo che già l'anno scorso, con tutte le attenzioni del caso e seguendo le norme, è tornato a ridare vita a questa gustosissima festa nata oltre quarant'anni fa. Cuore e impegno. Sì perché con il ricavato delle vendite i volontari sono riusciti a rifornire il paese di mascherine, devolvere fondi al Meyer e, non ultimo, sostenere anche l'ospedale Santa Maria Annunziata. 

Insomma, ieri ha preso il via la lunga serie di fine settimana dedicati alle frittelle che saranno protagoniste, ogni sabato e domenica, fino al 20 marzo. Un nuovo inizio che  Tucci racconta così nella video intervista: "La tristezza c'è, perché ancora siamo dentro a questa terribile pandemia, però siamo contenti perché la nostra festa delle frittelle è ripartita con il suo obiettivo: quello di fare del bene. Il nostro volontariato ce la mette tutta. Siamo sempre disponibili ad aiutare gli altri e questo appuntamento, che è ormai giunto alla 43esima edizione, ci consente di farlo. Due anni fa siamo stati costretti ad annullare la festa, ma già nel 2021 siamo riusciti a devolvere il ricavato in parte all'ospedale Meyer e a quello di Ponte a Niccheri, acquistando due ventilatori. E sempre l'anno scorso, grazie ai ricavi, abbiamo regalato le mascherine ai nostri compaesani che ne avevano bisogno. E' attraverso questa festa che sosteniamo anche le famiglie e le associazioni in difficoltà. Vogliamo mantenerla con tutte le nostre forze, per tenere in vita anche il paese".

 

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