Dieci posti dove frescheggiare a Firenze d'estate

C'è il classico piazzale Michelangelo, certo, ma ogni lato della città offre il suo angolo, spesso panoramico. Andiamo alla scoperta di luoghi incosueti di Firenze dove trovare fresco

Marignolle Birr'Aia

Marignolle Birr'Aia

Firenze, 25 luglio 2022 - La canicola estiva non accenna a diminuire, e a Firenze, per la sua posizione orografica in una vallata circondata dalle colline, si fa come da tradizione sentire ancora più forte. Nemmeno la notte sembra offrire refrigerio in queste settimane, e sì che nella toscanissima tradizione, il godersi le temperature più amene della sera, magari a chiacchiera bevendo qualcosa o facendo una lenta passeggiata, ha un nome tutto suo: frescheggiare.

Ma è davvero così impossibile per i fiorentini sfuggire dal caldo qualche ora una volta usciti dal lavoro, senza allontanarsi dalla città del Giglio, magari a piedi o in bicicletta? Certo non si potrà sperare di mettersi il golfino di lana, come sulle Alpi o su qualche fortunata montagna appenninica della nostra regione; ma trovare un buon venticello e qualche grado meno si può eccome. Il che di solito, impone di salire in collina e di vedersela panoramicamente ai propri piedi, la città. 

Vediamo dunque i dieci posti dove frescheggiare a Firenze e godersi un buon panorama.

1) Il Piazzale Michelangelo

Il David al Piazzale Michelangelo illuminato di rosso
Il David al Piazzale Michelangelo illuminato di rosso

Partiamo dal classico dei classici: il piazzale Michelangelo, posto sulla vetta di quella triade di viali di circonvallazione (viale Michelangelo appunto, viale Galilei e viale Machiavelli) non a caso detta nel suo complesso viale Colli. La terrazza su Firenze prediletta dai turisti e anche dai fiorentini, come luogo di ritrovo e della movida estiva. Si sa: è invasa dai turisti e piena di attività per loro forse strappata alla fiorentinità, ma il fascino di trovarsi sul tetto del centro storico, con la brezza notturna, davanti alla copia della statua del David ripaga sempre.

2) San Miniato al Monte e il parco della Rimembranza

Il piazzale era un punto di partenza obbligatorio, anche se di certo non troveremo tranquillità. Ma in pochi passi ci possiamo spostare, prendendo la scalinata che sale trasversalmente la collina al convento di Monte alle Croci, e da via delle Porte Sante, all’abbazia di San Miniato al Monte. Possiamo proseguire poi la nostra passeggiata in questa atmosfera di  raccoglimento, al parco della Rimembranza, dove rivolgere un pensiero al monumento del Milite ignoto. Infine, proseguendo lungo  via di Giramonte, arrivare a piazza degli Uganelli, dove si gode un panorama spettacolare sulla città; e tornare su viale Galileo tramite via di Giramontino, per fare così rientro così al Piazzale Michelangelo, se non vogliamo raggiungere la Torre del Gallo, che la tradizione fiorentina vorrebbe essere il punto più alto del Comune. 

3) Marignolle

Marignolle Birr'Aia
Marignolle Birr'Aia

Spostiamoci in luoghi decisamente più inconsueti, in quella parte Ovest della città  meno conosciuta ai fiorentini. Marignolle è una di queste colline. Raggiunge la sua massima quota nella piazzetta di Santa Maria a Marignolle, che prende nome dalla suggestiva chiesa duecentesca dove disse messa niente meno che papa Leone X. Scendendo giù, per queste belle campagne periurbane, da un paio d’anni ha aperto la Birr’Aia: una birreria all’aperto dove degustare birre fatte con orzo e luppolo coltivati qui, così come i molti piatti a base di verdure. Se ci calassero qui, guardandoci intorno,  crederemmo di essere in Val d’Orcia, più che a un quarto d’ora a piedi dal capoluogo.

4) Il parco di Villa Strozzi

 

Sempre a Ovest, lo spettacolare parco che vediamo oggi disegnato dal Poggi nell’Ottocento, ha origini ben più antiche, almeno trecentesche. Prese il suo nome dalla Villa che qui Giovan Battista Strozzi fece edificare a metà XVI secolo a partire dal precedente Palagio scarlatto, con  annesso parco manierista che Giovvan Battista volle realizzare. Il Poggi tre secoli dopo, oltre a rimodernare il parco, vi realizzò la nota Limonaia, poi riaggiornata tra gli altri architetti, niente meno che dal Michelucci. Oggi è sede di mostre, incontri e nella stagione estiva di vari eventi. Il lato del parco che affaccia verso la città è boscoso, pieno di affascinanti viottole da scoprire, ombroso e fresco; in quello dal lato di Soffiano invece prevalgono grandi prati assolati, godibili anche d’inverno.

5) San Martino alla Palma

Spostiamoci ancora  più a Ovest e sconfiniamo nel comune di Scandicci. Vogliamo fare una bella passeggiata notturna per le colline per ritrovare uno dei posti rinomatamente più ventilati? In un’oretta dal capolinea del tram Villa Costanza, anche se con bei tratti di salita, possiamo arrivare a San Martino alla Palma, dedicata proprio al santo protettore dei viandanti. Qui, alla casa del popolo, una bellissima e fresca terrazza sul tetto offre una vista inconsueta su Firenze, Scandicci e la Piana. Riscendendo da via di Triozzi, ci imbatteremo anche nella Circular Farm, quasi rientrati a Scandicci, che alle volte nelle sere estive organizza incontri ed eventi basati sul riciclo e l’economia circolare, con musica e cibo autoprodotto, tra cui spiccano i funghi coltivati a partire dai fondi di caffè di scarto dei bar.

6) La Castellina

Sulla sponda opposta dell’Arno, nel comune di Sesto Fiorentino uno dei luoghi più magici è il parco della Castellina, dove oltre a Firenze e alla Piana, possiamo vedere l’aeroporto dall’alto, con lo spettacolo dell’atterraggio degli aerei. Merita poi fare ancora uno sforzo in salita per visitare, a meno di dieci minuti a piedi, la necropoli etrusca di Palestreto.

7) Piazzale Leonardo (a Monte Morello)

Monte Morello
Monte Morello

È la cima più alta intorno a Firenze e anche se arrivarci a piedi è una bella impresa, merita arrivare almeno alla Fonte dei Seppi o a piazzale Leonardo in macchina. Qui non di rado dovrete mettere le maniche lunghe quando a Firenze si boccheggia. Di giorno, e non di buio a meno di non avere una buona esperienza di trekking, possiamo raggiungere le sue tre punte, la cui più alta è ben 934 metri. Attenzione però al meteo: dice il proverbio fiorentino che "quando Monte Morello c'ha i' cappello, fiorentin piglia l'ombrello"

8) Piazzale Leonardo (a Fiesole)

C’è un altro piazzale Leonardo alle porte di Firenze: è quello nel parco di Monte Ceceri a Fiesole, che prende il nome proprio dal genio di Vinci. Qui lo scienziato più famoso di tutti i tempi, ebbe, secondo la tradizione, uno dei suoi pochi fallimenti, che la scienza, si sa, è fatta anche di tentativi: Leonardo fece provare un suo prototipo di macchina volante a un suo seguace, tale Zoroastro da Peretola, e l’esperimento non riuscì. Il povero Zoroastro si ruppe una gamba e rimase demente dopo quell’incidente. La vicenda è molto dibattuta  e pare dagli ultimi studi essere una leggenda. Certo il luogo è affascinante e ancor di più il Parco degli scalpellini attorno, dove tra le viottole pietrose sbucano le gigantesche grotte di cava. Attenzione: i sentieri sono sdrucciolevoli e non illuminati, occorrono calzature e abbigliamento adeguato, oltre a una torcia.

9) Il Bosco di Sorgane

Torniamo in riva sinistra dell’Arno, per scoprire uno dei parchi più autentici e meno conosciuti della città: il Bosco di Sorgane. A ridosso del quartiere di palazzoni popolari, proprio alla fine di viale Benedetto Croce, il cemento armato cede improvvisamente il passo alla natura. Salendo per le ripide viottole del parco, si arriva in una prateria che si affaccia sulla città da un lato davvero inconsueto, la sua periferia est: un panorama specilare a quelllo che si vede dalla Castellina. Non è raro neanche imbattersi in caprioli, pur essendo a qualche minuto a piedi da una delle periferie più cementificate di Firenze. Il fresco è sicuro, rispetto all'isola di calore sottostante.

10) La pioppeta del Galluzzo

Ma per frescheggiare bisogna per forza camminare in salita? No. Anche dove c’è acqua c’è refrigerio. E se l’Arno lo conoscono tutti i fiorentini, in pochi conoscono l’Ema. Il parco del Galluzzo lo segue per tutta la frazione fiorentina, fino ad arrivare alla bella pioppeta ai confini con San Felice a Ema, senza salite, su questo piccolo altipiano a sud di Firenze.