Il Forum del Mediterraneo si dimentica delle donne

Solo 7 le ’mayor’ su 65 sindaci che arrivano oggi nel Salone dei Cinquecento. Dall’Italia l’unica rappresentante è la prima cittadina di Ancona, Valeria Mancinelli

Firenze, Primo giorno del forum "Mediterraneo Frontiera di Pace"

Firenze, Primo giorno del forum "Mediterraneo Frontiera di Pace"

Firenze, 25 febbraio 2022 - Sette su sessantacinque. No, l’altra metà del cielo non è seduta al grande tavolo del "Mediterraneo di pace 2022", con la giusta rappresentanza. Stamani, quando nel Salone dei Cinquecento inizierà il Forum dei Sindaci, saranno solo sette le donne col titolo di “mayor“ chiamate a portare il loro contributo sul tema della pace.

L’esigua presenza femminile è un deficit che accomuna Nord e Sud, Est ed Ovest delle città del Mare Nostrum. Italia compressa, visto che in mezzo a venti sindaci uomini, brilla solo la prima cittadina di Ancona, Valeria Mancinelli. 

Dagli altri Paesi ospiti sono arrivate Voltana Ademi , alla guida della città albanese di Shkodër; e l’appena trentenne Benjamina Karić , sindaca di Sarajevo. Mentre dalla Croazia, parteciperà la vicesindaca di Dubrovnik, Jelka Tepšić . Non è sindaco neppure lei, ma anche Nizza ha mandato una signora: L aurence Navalesi , assessore alle politiche transfrontaliere. Da Tel Aviv è arriva inoltre l’appena trentenne vicesindaca Chen Arieli , molto nota anche come attivista dei diritti lgbt. Infine, chiude il piccolo gruppo delle delegate a Firenze, la turca Fatma Şahinla , alla guida del municipio di Gaziantep. Palazzo Vecchio fa sapere che tra le invitate c’era anche la sindaca di Tunisi, Souad Abderrahim, che purtropo non ha potuto partecipare per le gravi tensione nel suo paese. Così come non è potuta intervenire la prima cittadina di Barcellona Ada Colau Ballano.

Certo, rispetto ai dialoghi del Mediterraneo di Giorgio La Pira alla fine degli anni Cinquanta, la rappresentatività femminile è un po’ migliorata. Ma può mai bastare? Il Forum dei vescovi è per forza di cose al maschile. Ma davvero a parlare di pace, religione, spiritualità, teologia non c’era neppure una dona degna di partecipare all’assise fiorentina? Una piccola consolazione: oggi, dopo il saluto del sindaco di casa Dario Nardella, prenderà la parola, anche se in streaming, il direttore generale Unesco Audrey Azoulay . E tra i relatori sono previste la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e Zsuzsanna Jakab , direttore dell’Oms Europa.