Formaggi a igiene zero, tra mosche e sporcizia: pastore denunciato

Alla perfiferia del paese un laboratorio di trasformazione del latte improvvisato ma soprattutto pericoloso per la salute

Migration

Formaggi freschi e stagionati invasi da mosche, coperti di polvere e sporcizia. Il ritrovamento di questi prodotti ha fatto scattare ieri la denuncia nei confronti di un allevatore di 60 anni, di Signa, controllato dalla polizia municipale e dai carabinieri forestali della stazione di Ceppeto durante un sopralluogo alla periferia del paese. Qui l’uomo gestisce un gregge di pecore che porta spesso a pascolare nei campi della zona. Durante i controlli, agenti e uomini dell’Arma avrebbero trovato un vero e proprio laboratorio di trasformazione del latte in prodotti caseari, formaggi di latte ovino e ricotte. In base all’esito delle verifiche, la lavorazione sarebbe avvenuta in uno spazio aperto, su una piattaforma in cemento, sotto una tettoia fatiscente e in parte anche sul terreno. Vigili e carabinieri avrebbero trovato superfici sporche e in condizioni igienico sanitarie carenti, così come le attrezzature utilizzate per la cottura del latte e il lavaggio delle formelle. Sempre i militari hanno messo a verbale la presenza di una ventina di forme di pecorino fresco, posate su un pancale di legno. I prodotti caseari sarebbero stati infestati da insetti e sporchi a loro volta di polvere. Altre sei forme stagionate (una segnata dal morso di animale) sarebbero state trovate su un supporto di legno, di fronte a un container utilizzato come abitazione, con tanto di cucina e due posti letto. Qui, sempre secondo le indagini, vivevano due extracomunitari privi di documenti di identificazione, nei confronti dei quali sono in corso accertamenti. Le indagini vanno avanti: l’obbiettivo degli inquirenti è capire a chi venissero venduti i prodotti.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro