Focolaio al maxischermo per la finale Solo tre positivi ma pochi tracciamenti

Alle Cascine l’11 luglio c’erano migliaia di persone. Si teme che il cluster si allarghi

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E’ ancora ristretto a soli tre positivi il focolaio segnalato al maxischermo delle Cascine per la finalissima dell’Italia agli Europei di calcio. Purtroppo la reticenza al momento dell’indagine epidemiologica ha fatto restringere i contatti stretti al solo nucleo familiare.

I positivi dichiarano di aver visto la partita all’aperto, rispettando le distanze e indossando la mascherina. Tutti sperano sia vero. Il problema è che c’erano migliaia di persone alle Cascine quella notte. E anche ammesso che possano aver visto la partita rispettando le misure anticontagio, sicuramente questo non è avvenuto dopo, quando è scoppiata la festa. Le immagini degli smascherati che si abbracciavano, cantavano, ballavano e si dimenavano le hanno viste tutti. E perciò si teme che il numero dei positivi dei prossimi giorni salirà ancora, sempre che chi ha sintomi effettui il tampone per verificare la presenza del virus.

Altri focolai seguiti dalla centrale di tracciamento sono collegati a studenti di rientro da programmi Erasmus all’estero o da vacanze in Grecia e in Spagna e, in Italia, a Rimini e Forte dei Marmi. L’età media dei contagiati nei cluster epidemici è molto bassa: circa 20 anni (la maggioranza dei casi è nata tra il 1996 e il 2003).

I sintomi segnalati prevalentemente sono febbre a 38 per una sola notte con dolori diffusi. Per alcuni raffreddore, tosse e perdita dell’olfatto e del gusto. Meno frequenti: diarrea.

Tra i più giovani quasi nessuno era vaccinato, mentre alcuni degli over 20 avevano ricevuto la prima dose.

Ilaria Ulivelli