Alta tensione fra gli ultras. La ’vendetta’ gira in chat

Messaggi vocali virali: "Picchiato quello che ha messo lo striscione al Franchi". Nessuna conferma, ma sale il timore in vista di Fiorentina-Juve del 22 maggio

Lo striscione dei bianconeri esposto domenica mattina ai cancelli della curva Fiesole

Lo striscione dei bianconeri esposto domenica mattina ai cancelli della curva Fiesole

Firenze, 1 febbraio 2022 - Cazzotti e regolamenti di conti all’indirizzo di "uno di Grassina" e di "quell’altro che sta alle Cure": i messaggi vocali girano vorticosamente nelle chat dei tifosi viola, dopo l’“affronto“, firmato dal gruppo ultrà juventino dei Viking, consistito nell’esporre uno striscione di scherno sotto la curva Fiesole. Ma di rappresaglie all’indirizzo di presunti partecipanti “locali“ al blitz di domenica mattina allo stadio Franchi, non c’è traccia ufficiale. Dagli ospedali non arrivano notizie di ingressi per traumi, ma la digos sta ugualmente indagando perché il fatto che nessuno si sia presentato al pronto soccorso non assicura che le chat che stanno circolando diffondano una “fake news“. Anzi, se davvero un partecipante al blitz fosse stato riconosciuto e picchiato, probabilmente farebbe a meno di andarsi a far refertare, se le lesioni non fossero gravissime. 

Le indagini sono in corso. Il gruppo Viking ha sede a Milano, anche se ingloba piccole “crew“ di altri territori, pure della Toscana. Alcuni aderenti al club sarebbero anche militanti di “Lealtà e Azione“, associazione di estrema destra che venerdì sera ha organizzato un evento proprio a pochi passi dallo stadio. Chi ha fatto il blitz allo stadio era venuto a Firenze per quell’occasione? La digos sta visionando le telecamere, anche per capire se lo striscione sia stato solo esposto “a mano“ o anche appeso. Nel secondo caso, chi l’avrebbe staccato: gli stessi autori o esponenti del tifo viola? 

L’azione potrebbe essere punita con un daspo o con un foglio di via, se un responsabile venisse da fuori. Ma l’aspetto che più preoccupa i tutori dell’ordine pubblico è la reazione che questo gesto può scatenare nel mondo ultrà, oltretutto tra due tifoserie acerrime rivali, con rinnovate frizioni innescate dall’ultimo giro di calcio mercato. 

Il clima è rovente, e la partita del 22 maggio, ultima di campionato a Firenze tra i viola e i bianconeri, rischia davvero di diventare un match ad alto rischio. In questo momento, però, non ci sono elementi che possano far pensare a provvedimenti drastici, tipo il divieto di trasferta per gli juventini. Ma alla luce dello striscione di domenica, c’è un’altra data che in questura hanno cerchiato con il pennarello rosso. Il 27 febbraio la Juventus gioca infatti a Empoli, e l’arrivo della tifoseria a strisce a pochi chilometri da Firenze potrebbe innescare subito quella "vendetta" che si sente nell’aria ma che tutti auspicano che non degeneri.  

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