STEFANO BROGIONI
Cronaca

Centro ippico, il crac vip. I pm: "In 18 a processo"

Chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati: tra loro Ferruccio Ferragamo e Albiera Antinori. E intanto l’area di via de’ Vespucci è andata all’asta

Il Centro Ippico Toscano delle Cascine

Firenze, 2 febbraio 2022 - Si avvicina il processo per il crac "vip". Il pubblico ministero Christine Von Borries e il procuratore aggiunto Luca Turco, hanno chiesto il rinvio a giudizio per 18 persone nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta relativa al fallimento del Centro ippico toscano delle Cascine (avvenuto il 10 aprile del 2019) e della consorella Società toscana per il cavallo da Sella, enti ai cui vertici figuravano esponenti dell’imprenditoria e della nobiltà cittadine. In merito al fallimento del Centro Ippico Toscano, che si configura come associazione sportiva dilettantistica (Asd), i pm contestano, tra l’altro, la distrazione di diversi beni, tra cui lo stesso parco cavalli. Nel 2018 secondo l’accusa formulata dal pm Christine Von Borries titolare dell’inchiesta, il valore dei cavalli venne indicato inizialmente in 418.335 euro ma il saldo finale venne chiuso a soli 51.835 euro. Tra coloro per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio figurano anche esponenti cittadini di rilievo, Oliviero Fani, Margherita Giannini, Albiera Antinori, Piero Angeletti, Ferruccio Ferragamo, Guido Francesco Poccianti, Stefano Rosselli del Turco, Guido Navarrini, Giuseppe Urso, Romolo Scarsella, Massimo Berni, Carlo Comparini, Bruna Fanciullo, Enrico Poli, Guo Shenz Zheng, Marco Papucci, Alessandro Burberi e Maurizio Lazzarini. Parte degli indagati lo sono in quanto componenti dei cda che si sono seguiti o sindaci revisori. 

Udienza preliminare aggiornata al 31 maggio prossimo: ieri mattina, i difensori hanno chiesto al gup, Antonella Zatini, alcune consulenze. Nel frattempo, è stata avviato l’iter per la vendita all’asta del complesso da parte del tribunale fallimentare. Per i circa quarantamila metri quadrati di via de’ Vespucci, i giudici hanno stabilito un prezzo di partenza di un milione e duecentocinquanta mila euro, soldi destinati ad ammorbidire il passivo che ha portato al fallimento del sodalizio sportivo fiorentino. La vendita del Centro Ippico verrà battuta in un lotto unico che comprende la parte commerciale (le scuderie, la scuola di equitazione, la club house) e il compendio immobiliare. Il valore di quest’ultimo è stato valutato un milione di euro dal perito del giudice. 250mila euro il valore della società sportiva. Secondo il bilancio chiuso e approvato nel giugno del 2009, l’area di via Vespucci valeva più di 7 milioni. Si svalutò nel corso degli anni e degli esercizi successivi, forse per effetto della demolizione di alcuni abusi edilizi, ma non scese mai sotto i sei milioni. Per i pm Von Borries e Turco è un valore inveritiero", ignorato anche dai sindaci revisori e finito ripetutamente nei bilanci, inquinandoli.