
Il popolo della notte sta per tornare
Firenze, 8 ottobre 2021 - La soluzione alla fine accontenta (abbastanza) quelli della notte. I titolari delle discoteche – che inizialmente avevano scosso la testa di fronte all’ipotesi di riapertura dei propri spazi con al massimo 35% di capienza al chiuso e 50% all’aperto (compreso il personale dipendente) – hanno accolto con favore l’estensione arrivata in serata al 50%.
Le altre misure per ricapitolare: utilizzo obbligatorio dei bicchieri monouso, impianti di aerazione senza riciclo di aria, un meccanismo di registrazione dei clienti che consenta un eventuale tracciamento dei presenti, obbligo di mascherina tranne quando si balla. "Siamo soddisfatti della decisione del Cts, siamo chiusi ormai da troppo tempo... – dice Riccardo Tarantoli, presidente Silb Confcommercio Firenze – Siamo soddisfatti che Roma abbia recepito le nostre richieste. Lavorare al 35% sarebbe stato insostenibile. Il 50% è una soglia accettabile, considerato che siamo in pandemia". Poi i puntini sulle ’i’. "Deve essere comunque un punto di partenza. – puntualizza Tarantoli – Chiediamo infatti di rivedere questi parametri alla luce dei dati relativi alla emergenza sanitaria. Se dovesse migliorare la situazione sarebbe opportuno che anche le discoteche possano tornare a poco a poco a una riapertura totale".
Secondo il Silb, a rischio nella provincia di Firenze ci sarebbero 2mila posti di lavoro mentre in Toscana 8mila. Sono 35 le discoteche nella provincia di Firenze, 150 quelle toscane che muovono un giro di affari annuo di 500milioni di euro. Franco Brogi, presidente Fiepet Confesercenti Firenze punta su un altro aspetto: "Le discoteche restano di fatto l’ unico settore economico chiuso per Covid".