Bollette raddoppiate, l’ultima mazzata. Piccole imprese a picco: "Chiudiamo tutti"

Il caro energia sta travolgendo le aziende: "Per tanti di noi è il colpo di grazia. Rischia di fermarsi non solo la ripresa, ma anche la produzione"

Bollette: gli aumenti sono vertiginosi

Bollette: gli aumenti sono vertiginosi

Firenze, 20 gennaio 2020 - Poco più di 2.500 euro a dicembre 2020 schizzati a 5mila nel dicembre 2021 e a 5.600 a gennaio 2022. A mostrarci la bolletta con un pizzico di rabbia è Renzino Carassale, titolare della lavanderia Green Wash Plus, che gestisce tra l’altro nove negozi in tutta la Toscana, tra cui Firenze. Quando è arrivata ha fatto due conti e il risultato è stato scioccante: la bolletta è più che raddoppiata. "Ci hanno presi alla sprovvista, in un momento già difficile" dice. Sul tavolo Carassale mette i numeri: "Nel 2020 abbiamo superato il 30 per cento di perdite e nel 2021 stavamo finalmente recuperando. Questa mazzata, in un periodo in cui i contagi sono di nuovo alle stelle, è il colpo di grazia". Tra l’altro, oltre al caro energia, le imprese devono far fronte all’incremento del costo dei materiali. "Come per esempio, almeno nel nostro settore, il nylon, le grucce e simili – riprende – che sono aumentati del 20-30 per cento".

Per Cna, la stangata sta condannando molte imprese alla chiusura, nei casi migliori solo temporanea. "Siamo davanti a un’emergenza che, nei casi più gravi, ha visto triplicare la bolletta delle imprese e che non solo rischia di inficiare la ripresa economica, ma prospetta anche la sospensione della produzione da qui a breve, se si pensa che in questo mese sono previsti maxi rincari con picchi fino al 50 per cento" lancia l’allarme Giacomo Cioni, presidente Cna Firenze. "Un ostacolo particolarmente pesante per le pmi italiane che pagano un costo per l’energia superiore del 33 per cento rispetto alla media europea – aggiunge Cioni –. Non bastasse, i piccoli imprenditori sono ancor più penalizzati perché a loro l’elettricità costa quattro volte di più rispetto a una grande industria a causa dell’assurdo meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta, che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le piccole imprese". 

La mannaia non risparmia ristoranti, bar e pasticcerie già messi a dura prova dalla desertificazione della città dovuta all’impennata dei casi Omicron e dal clima di paura che sta spingendo gran parte dei fiorentini a confinarsi nelle mura domestiche. Andreina Mancini, la titolare della Pasticceria Sieni di San Lorenzo, tira fuori la sua bolletta. "Gennaio 2021 abbiamo speso circa 1600 euro, gennaio 2022 tremila – le sue parole –. Una stangata che ci arriva in settimane in cui in centro storico non vediamo più nessuno. Tanti colleghi hanno chiuso e tanti, purtroppo chiuderanno. Il governo deve fare in fretta, senza le nostre luci le nostre strade diventeranno terra di nessuno".

Massimiliano Martelli, titolare di Ima srl e presidente di Cna Meccanica, è davvero preoccupato. Lui rappresenta seicentosessanta aziende del suo settore con cui è in costante contatto. Quindi ha un quadro molto reale della situazione attuale di molte imprese. "La situazione è veramente drammatica – non usa mezzi termini –. Le faccio solo un esempio: una bolletta da circa ventimila kilowatt che a novembre 2021 ci è costata 5.800 euro, a gennaio 2022 è schizzata a oltre 10.500mila euro. A influire soprattutto gli oneri connessi. Il governo – conclude il presidente di Cna Meccanica – deve intervenire immediatamente prima che tante imprese crollino non tanto per la mancanza di lavoro ma quanto per l’aumento del costo energetico e per la difficoltà a reperire materie prime".