Firenze by night ’70-’80: che record nel web

Un seguito strepitoso per la pagina di Facebook curata da Leandro Bisenzi, ideatore delle Nozze di Figaro e della prima e vera nightlife

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Fin dagli anni ’80, quando con Deborah Bertozzi e Massimo Bellucci fondò Le Nozze di Figaro (di cui non fa più parte dal ’97, e lanciò il Tenax a livello internazionale), Leandro Bisenzi ha sempre messo in evidenza la sua anima pop, il suo stile libero, un modo di essere, di creare innovazione mettendo a frutto una visione all’avanguardia e manageriale del nightclubbing. L’imprenditore e creativo fiorentino, che attualmente è Ad della Stranomondo Entertainment Bureau, è fra gli artefici della Firenze Night Life 19802000 (https:www.facebook.comgroups691262508347622), un gruppo pubblico di Facebook che in pochi mesi vanta un seguito 10mila membri e grande visibilità.

Che intuito Bisenzi.

"L’idea di questa avventura on line è di Niccolò Armaroli e di Pino Presta, ma ho accettato volentieri di partecipare a un progetto sensibile che in un periodo in cui di cose belle ce ne sono poche, lancia una riflessione attraverso foto, video e racconti, sul passato recente made in Florence".

Si aspettava questo seguito un pò nostalgico?

"No. Ma visto il successo, vorremmo trasformare il meglio del materiale raccolto in un libro che testimoni l’effervescenza di quegli anni. E, quando si potrà, daremo un party".

Una festa dedicata agli anni d’oro della notte fiorentina? "Sì e ha già un nome: Heroes, come il capolavoro di David Bowie. Vuole essere un modo per ricordare questo momento e chi ha combattuto per noi in prima fila negli ospedali, ma sarà anche una festa in cui i nostri Dj ci condurranno in un viaggio tra gli anni ‘70 e i 2000. Non un déjà vu, ma un evento che unirà più generazioni".

Il tam-tam prosegue in rete? "La gente sta mettendo a profusione on line ricordi di quel periodo, si sente parte del progetto e si complimenta con noi per questa idea che esorcizza il “tutti a casa“ del coronavirus. Il paragone fra quegli anni e quelli attuali è impietoso e scatena affetto per quel surplus di creatività di quei ragazzi che innovavano musica, moda, teatro, tv, editoria e pubblicità".

Lei continua a lavorare nel mondo della notte?

"Faccio molte consulenze. Con Stranomondo, la mia agenzia, abbiamo fatto un bel lavoro in questi anni. Lo testimonia il successo del Circo Nero e di Commando, un nuovo dj, su cui puntiamo molto. Quest’anno dovevo collaborare alla direzione artistica del Cocoricò, ma ovviamente se ne parlerà a pandemia finita".

Perché anche questa estate è tutto fermo?

"Tante discoteche si trasformeranno in ristoranti per tenere botta. Altri aspettano le linee guida del governo per ripartire. Non la vedo facile, ma bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. E questo farà bene al nightclubbing. Successe anche a Firenze ai tempi del Rockcafè, del KGB e del Liquid. Secondo me la notte dovrebbe rinascere dai piccoli club, idee, movimenti che facciano esprimere la creatività ai ragazzi, nuove mode: lo tsunami nasce da una piccola onda".

E i grandi eventi?

"Se si punta al nuovo, è necessario prima di tutto rianimare anche le piccole realtà, fare esprimere la scena giovane, incentivare l’underground. E potrebbe essere l’inizio di un piccolo grande e gioioso tsunami della creatività".

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