Della Valle: "Nuovo stadio, il progetto a marzo"

Il piano doveva arrivare entro dicembre. Scoppia il caso, poi la Fiorentina stempera i toni

Andrea Della Valle a Moena (foto Germogli)

Andrea Della Valle a Moena (foto Germogli)

Moena, 19 luglio 2018 - C’è una staccionata fra Andrea Della Valle e l’intreccio di cronisti, nel mucchio volano domande e risposte non sempre decifrabili perché l’audio va e viene, una però arriva netta e smazza le certezze intorno ai tempi per la costruzione del nuovo stadio, almeno quelli sulla presentazione del progetto esecutivo entro il 31 dicembre, termine stabilito dal Comune e quindi teoricamente definitivo per la scadenza della prelazione: "Non ce la faremo entro quella data", dice ADV, sette parole che accendono una scintilla dentro Palazzo Vecchio. Telefonate informali fra le stanze della politica e la società viola, poi lo smilzo comunicato in cui il sindaco ammette, fra l’altro, di ‘non capire il motivo di questo annuncio’. Frenata o richiesta di ulteriore tempo alla luce (anche) delle prossime elezioni amministrative, quando gli accordi presi potrebbero trovare un vento meno favorevole in caso di nuove forze politiche al comando? Comunque sia, la notizia del rinvio fa discutere, anche se in serata la Fiorentina fa ufficiosamente filtrare la volontà di smorzare i toni.

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Quando risponde alla domanda sui tempi di presentazione del progetto esecutivo (costo finale stimato intorno ai 9 milioni) Della Valle ha in mente una declinazione positiva, almeno secondo le sue intenzioni: «A settembre ci incontreremo con il sindaco, è una bella notizia perché passo dopo passo siamo alla fase finale di un lungo percorso. Prenderemo atto delle ultime decisioni tecniche che loro stanno preparando, poi entro sei mesi potremo presentare il progetto. Ottimisti? Eh, sono dieci anni che c’è ottimismo». Della Valle ha parole di sostegno per il sindaco, con il quale negli ultimi mesi i contatti sono stati evidentemente fitti. E il tema delle prossime elezioni amministrative, par di capire, non c’entra: «Nardella sta lavorando bene, mi auguro per lui che non sia così fondamentale lo stadio... Mi sembra che stia facendo bene, so che lui ci sta mettendo anima e corpo, come del resto anche noi. Poi ci sono anche tempi tecnici, sapete com’è la burocrazia italiana».

Fin qui l’ufficialità, poi le diplomazie hanno cavalcato i cellulari per trovare un terreno di confronto. La Fiorentina chiede tempi certi e l’approvazione ‘definitiva’ della variante Mercafir. Perché in realta la delibera di giunta è stata ‘adottata’ e non ‘approvata’, una differenza tecnica sostanziale per quanto riguarda l’iter burocratico: i sei mesi richiesti dalla Fiorentina si riferivano alla definizione certa dell’atto che, verosimilmente, non ci sarà prima di settembre. Quindi, a settembre.

Sarebbe dunque logico presentare il progetto esecutivo tenendo conto di questo surplus di tempo, avendo in mano la delibera approvata definitivamente e altre certezze, compresi i tempi e i modi dello spostamento del mercato e il rapporto con tutti i soggetti privati coinvolti. Comunque sia, saranno necessari nuovi approfondimenti. Dal punto di vista della Fiorentina – che ha la volontà di smorzare ogni tono possibile – non sarebbe infatti il massimo presentare un progetto esecutivo da 9 milioni senza avere la certezza dell’approvazione della variante urbanistica. Prossima probabilissima puntata nelle prossime ore, in un clima meno acceso.

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