Farnesi: "Sul set i misfatti del Covid"

Al via le riprese di un nuvo film con l’attore, regia di Giuseppe Ferlito. Analisi di uno scontro generazionale

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di Maurizio Costanzo

Sarà girato a Firenze il cortometraggio che racconta l’epoca Covid da un punto di vista inedito. Da un’idea dell’attore Roberto Farnesi, che sarà il protagonista con la scuola di Cinema Immagina, in cui ha scelto di recitare insieme a Enrica Pintore e Sergio Forconi.

Farnesi, come nasce l’idea di questo corto?

"Il titolo è ‘Vecchio Mondo’, sarà girato a Firenze, primo ciak il 23 maggio. L’idea muove da una mia riflessione sul conflitto generazione ‘giovani-vecchi’ che la pandemia ha acuito. L’ho proposto al regista Giuseppe Ferlito che ha lavorato alla sceneggiatura. Il tema riguarda alcuni giovani, che stanchi delle restrizioni, finiscono per affibbiare la responsabilità dei loro ‘sacrifici’ ai vecchi, colpevoli, secondo loro, anche di scelte scellerate negli anni ’60, che avrebbero portato alla distruzione dell’ecosistema".

Quale personaggio interpreta?

"Sono uno speaker radiofonico che racconta in diretta la protesta di alcuni teenager che ai nonni dicono: ci avete rubato il futuro, ci avete consegnato un mondo inquinato, devastato, col buco dell’ozono e il surriscaldamento globale. Con la crisi occupazione, dove lavoro, progetti e pensione sono un miraggio. E ora, per proteggervi, dobbiamo privarci della libertà di uscire, di vederci, di andare a scuola. Un punto di vista che abbiamo deciso di affrontare perché purtroppo è sfociato in episodi di violenza inaccettabili e inconcepibili contro i più fragili".

Non è nuovo a film impegnati sul sociale.

"È stimolante lavorare col regista Giuseppe Ferlito, che è stato il mio mentore. Con lui ho fatto il mio primo film da protagonista e ora ci ritroveremo sul set in cui ho coinvolto anche Enrica Pintore. Anche lei lavorerà gratuitamente".

Come nasce la sua passione per il cinema?

"Vedevo i film western con mio padre, i lavori di Sergio Leone. Mi appassionai, iniziai a coltivare questo sogno, come capita a molti ragazzi. Ma all’epoca non pensavo potesse diventare il mestiere di una vita. Ho fatto poi alcuni provini e sono stato scelto per il film ‘Femmina’, ho poi frequentato la scuola fiorentina di Ferlito forma e coinvolge anche qui registi e attori".

Un consiglio ai giovani che inseguono il sogno del cinema?

"Ci vuole talento, preparazione tecnica ma anche un pizzico di fortuna: trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Una volta era molto più difficile arrivare: ora è più semplice, ma il difficile è restare, non essere meteore. Il mio consiglio? Studiare, prepararsi".

Come sarà il cinema post-Covid?

"È stato uno tra i settori più penalizzati. Ma la cosa positiva è che può aver fatto tornare la voglia di guardarsi un film in sala. Ci sono emozioni che sono al cinema si possono provare".

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