"Liberare Gkn dal ricatto": questa la nuova protesta dei lavoratori che ieri mattina li ha visti ‘radunare’ nei pressi della torretta di illuminazione del binario 17, alla stazione di Santa Maria Novella. Dove alcuni di loro si sono ‘arrampicati’ fino in cima, hanno acceso dei fumogeni e srotolato lo striscione con la scritta ‘Liberare Gkn’. Una protesta che fa seguito a quella del 1° marzo scorso quando gli operai erano saliti su un lampione dell’elettrificazione pubblica al confine tra Firenze e Sesto. Due iniziative simili fra di loro e che una parte dei circa 160 lavoratori rimasti in assemblea permanente non avrebbe condiviso. Ieri pare che alcuni dipendenti abbiano scoperto la protesta solo dai social. La giornata, come spiega la Rsu della ex Gkn, non è stata scelta a caso: proprio ieri, infatti, avrebbe dovuto svolgersi l’incontro al Mimit (spostato al 26 marzo, ndr) finalizzato a trovare soluzioni alla reindustrializzazione del sito. Un incontro programmato in seguito alla richiesta di Regione, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi che volevano chiarezza dopo la decisione della proprietà, il 2 marzo scorso, di dare il via agli esodi incentivati invece di presentare il Piano sociale previsto dalla legge. Incontro che sarebbe saltato, in base a quello che dicono i sindacati, per l’indisponibilità dell’azienda a partecipare, che invece, a sua volta, sostiene di non essere stata avvertita tempestivamente della data fissata. "L’incontro al Ministero – aggiunge la Rsu - era già qualcosa di fumoso, visto che il Governo era stato in silenzio durante tutta la procedura di licenziamento. Poi, è bastata una mail del liquidatore, che dice di non essere in copia alla convocazione, perché un intero Governo rimandi. Qualcuno cerca di sminuire dicendo che è rimandato solo di qualche giorno? Sono due anni e mezzo che ci prendono in giro ‘solo qualche giorno’ e intanto i giorni di stipendio non pagato si accumulano e di ammortizzatori sociali legati alla reindustrializzazione non si parla". Gli oeprai sono saliti sulla torretta per chiedere il commissariamento di Qf, il pagamento degli stipendi, di lasciare il territorio e la comunità operaia "liberi di pensare alla reindustrializzazione". Al binario 17 si sono riuniti gli operai e la comunità solidale che sostiene l’azione della ex Gkn, l’azionariato popolare, i progetti di riconversione industriale, il mutualismo e le attività culturali.
CronacaEx Gkn, 7 ore sulla torre-faro: "Liberate la fabbrica dai ricatti"