Careggi, ex clinica occupata. Danni e paura: fioccano le denunce

Una trentina di abusivi nel padiglione (con l’amianto) che deve essere demolito. Via vai nei giardini e pitbull a fare la guardia. Il racconto di residenti e vigilantes

Gli agenti mentre procedono all’identificazione di uno degli occupanti

Gli agenti mentre procedono all’identificazione di uno degli occupanti

Firenze, 15 luglio 2020 - Di giorno vanno e vengono. Si fermano, riposano all’ombra, chiacchierando negli spazi aperti. Di sera mangiano, poi buttano i rifiuti un po’ come viene, nel vano scale esterno da cui si accede al seminterrato. E quando arriva la notte si rifugiano negli ex reparti, lasciando liberi i cani di correre nel giardino. Poi suonano, cantano. Insomma, per una trentina di persone l’ex Clinica neurologica di Careggi è diventata casa.  

Un enorme prefabbricato completamente inutilizzato da due anni che deve essere bonificato dall’amianto, poi demolito. E’ ancora in uso all’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, ma la proprietà dell’edificio è in testa alla Città metropolitana. Privo di energia elettrica e acqua corrente, più volte lo stabite porte e finestre siano state sbarrate ripetutale era stato occupato. Ora è di nuovo tutto aperto. E il numero delle persone che abusivamente ci hanno preso dimora è in costante aumento. Ci hanno portato i mobili, cucinano, la sporcizia deborda. L’ultima denuncia presentata al commisariato di Rifredi da Careggi, risale al 18 giugno, per i danneggiamenti di vario genere: principalmente porte e finestre sfondate per accedere all’interno del padiglione.

Ma ancora nulla è cambiato. E cresce la preoccupazione dei residenti di via delle Gore: è proprio su quel lato che si affaccia la struttura. Ormai c’è un’ampia porzione della cittadella ospedaliera che è diventata terra di nessuno. Di là dal ponticino sul Terzolle c’è il far west. Perché l’edificio storico dell’Anatomia patologica, che sarà ristrutturato dall’Università con un importante progetto di recupero, attualmente è abbandonato. E proprio accanto, separato da un prato con le panchine c’è la vecchia ‘Neuro’ occupata. Luogo notturno ideale anche per traffici poco leciti. Nel giardino viene segnalato, sia dalle guardi e notturne di vigilanza, sia dai residenti della zona, un gran via vai di persone. Che entrano ed escono ritmicamente e indisturbate dal cancelletto in via delle Gore.  

Gli ultimi ambulatori di neurologia sono stati trasferiti nel 2017 al Cto che ora ospita tutta l’attività sanitaria e didattica che per per quarant’anni è stata svolta nel padiglione dove gli occupanti abusivi fanno i padroni di casa. Dopo il trasloco al Cto la struttura, contaminata dall’amianto, era stata liberata anche da tutti gli arredi e dai libri, anche storici, di proprietà dell’Università. Ma, rimasta vuota, era stata più volte presa come rifugio sino all’assalto finale. Gli occupanti non erano mai stati numerosi come adesso: quasi tutti giovani. Vengono denunciati anche comportamenti aggressivi degli occupanti nei confronti dei passanti, spesso impauriti anche dai cani di razza pitbull lasciati liberi nei giardini e nel piazzale per tutta la notte.  

La situazione è stata segnalata da Careggi anche all’ufficio Marginalità e immigrazione del Comune che era già a conoscenza dell’occupazione abusiva. Il numero degli occupanti è aumentato durante l’emergenza sanitaria. Ma è difficilissimo avvicinarsi. Le relazioni delle guardie giurate addette al servizio di vigilanza interna a Careggi, i racconti dei residenti della zona e delle persone che si prendono cura delle colonie feline presenti nell’area, fanno un resoconto delle numerose presenze, la maggior parte maschili, che sin dal primo pomeriggio frequentano i giardini, le panchine per poi accedere all’interno dell’edificio, anche ai piani superiori, utilizzando le scale esterne d’emergenza, dove restano sino al mattino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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