Liceo Artistico di Firenze, un’aula per i 25 esclusi: "Ma alla classe mancano i docenti"

Il gruppo di insegnanti dell’Alberti Dante torna a chiedere di accontentare le richieste di tutti i ragazzi. Ma resta da sciogliere il nodo delle ore da coprire per le sedi di piazza della Costituzione e via Chiantigiana

Studenti di un liceo artistico (Ansa)

Studenti di un liceo artistico (Ansa)

Firenze, 6 agosto 2022 - "Con l’organico che abbiamo a disposizione potremmo coprire quasi interamente una nuova ipotetica Prima H". Comporre il puzzle delle iscrizioni ai licei artistici per il prossimo anno scolastico – con un boom di richieste che l’offerta da mesi non riesce, nonostante i salti mortali, ad accogliere – è un esercizio sempre più complesso e sofisticato. Certo è che il nutrito gruppo di insegnanti del Liceo Alberti-Dante ha preso a cuore la vicenda dei ragazzi rimasti senza un banco a settembre (circa venticinque) e che ad oggi saranno costretti a ripiegare su altri indirizzi o a ’cercare asilo’ in altre scuole d’arte al di fuori della cintura metropolitana (ormai nota la storia di Edoardo, il quattordicenne di Ponte a Ema che sarà costretto a fare il pendolare con Pistoia come abbiamo raccontato nei giorni scorsi) e non si arrende. "Le aule per contenerli ci sarebbero – insistono gli insegnanti attraverso il portavoce Alessandro Casati – e sono in piazza della Costituzione e via Chiantigiana quello che manca sono i docenti. In pratica con l’organico potremmo coprire quasi interamente una nuova classe ma mancano 13 ore che l’Urs, l’ufficio regionale scolastico dovrebbe assegnare alla nostra scuola". Quindi "se per questo anno se si decidessero a darci questi docenti si potrebbe fare la classe ma abbiamo trovato un No secco da parte di questo organismo". Per un pugno di ore dunque, secondo i prof dell’artistico, la classe è destinata a saltare. "Come educatori e anche come genitori, ci sentiamo davvero a disagio, pensando che un ragazzo quattordicenne debba lasciare Firenze, vicino a cui abita, dove l’arte e la bellezza si respirano da secoli, per frequentare il Liceo Artistico di un’altra città, distante circa 50 chilometri dalla sua abitazione – avevano scritto i pro nella loro lettera aperta – Giustamente la famiglia di Edoardo si chiede come sia possibile che i licei artistici dell’intera area metropolitana non abbiano la capacità anche quest’anno di soddisfare la domanda che, per quanto cresciuta, non sfiora però numeri impossibili da gestire per una realtà come Firenze, culla di arte e cultura".

"La scuola – si legge ancora – è una delle istituzioni sociali più importanti nel nostro paese perché ha il compito fondamentale di formare le nuove generazioni di cittadini. Scegliere la scuola secondaria equivale a creare un primo progetto di vita. Non è cosa semplice, anche perché implica nell’immediato una serie di sacrifici, di rinunce, di convincimenti forti. Un’amministrazione che non mette i nostri studenti e i nostri figli - in obbligo scolastico - nella condizione di poter scegliere liberamente l’impronta da dare al loro futuro è deludente. Possibile che non si possa trovare un’ulteriore aula ai 25 allievi rimasti fuori dall’Alberti-Dante? Si sono trovati gli spazi per due nuove classi prime del Liceo Artistico dell’IIS Alberti-Dante, ancora un piccolo sforzo non è attuabile?".

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