Edoardo Leo, sul palco libri e tabù

"Ti racconto una storia" è lo spettacolo con Jonis Bascir che debutterà al Teatro Romano di Fiesole

"Ho pensato a un reading-spettacolo che raccolga appunti, suggestioni, letture e pensieri.

Che racconti i miei venti anni di ricordi, letteratura e risate che ho trasformato in uno spettacolo spero coinvolgente che cambi forma e contenuto a seconda dell’atmosfera che si crea".

Edoardo Leo, attore con un curriculum lungo così, che abbiamo applaudito recentemente nell’ultimo bel film di Ferzan Ozpetek, "La dea fortuna", debutterà martedì 30 giugno alle 21.15 all’Estate Fiesolana (info 055-667566 - [email protected]) con uno spettacolo dal lui stesso scritto e intepretato, "Ti racconto una storia"

Edoardo: questo ritorno al teatro come lo vive?

"Ti dico sinceramente che io sono uno che fa un sacco di cose, ma non rinuncio mai a fare gli spettacoli e teatro. In questo periodo di pandemia ho sofferto, lo so che è accaduto a molti miei colleghi, ma anche io ho sofferto e lo voglio dire. Perchè il teatro lo sento come una missione civile e un po’ come qualcosa di profondo e radicato dentro di me, e non riesco a farne a meno".

Porta in scena un testo suo, armonico e anche originale.

"In effetti è così perchè è uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita in cui tutti possono riconoscersi, unendo parole e musica. Ho pensato a una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane".

A cosa assisteremo?

"Non solo a racconti e monologhi di scrittori celebri che tutti conoscono come Benni, Calvino, Marquez, Eco, ma ho deciso di proporre anche articoli di giornale, aneddoti, testi di giovani autori contemporanei e anche miei, per interagire col pubblico. E naturalmente molto può cambiare di forma e contenuto ogni volta che vado in scena, anche in base allo spazio e all’occasione che si crea".

Sul palco potrà contare sulle improvvisazioni musicali di Jonis Bascir.

"Esatto: abbiamo potuto debuttare a Fiesole perchè siamo avvantaggiati dall’essere solo in due sul palco e lo spettacolo si presta al rispetto delle nuove norme di sicurezza. Jonis molti lo conoscono perchè è anche lui attore, ma anche compositore e ottimo musicista conosciuto per il ruolo di, appunto, Jonis ne “Un medico in famiglia“".

Edoardo, cinema, tv o teatro?

"Ho ricevuto tanto dal cinema e dalla televisione e a volte il pubblico viene a vedere i miei spettacoli forse anche per curiosità. Magari per vedermi in ruoli nuovi e questo non mi dispiace affatto. Spesso scoprono in me qualcosa di profondamente teatrale che non si aspettano. Perchè io amo recitare e stare sul palcoscenico".

La narrazione che effetto le fa?

"Un effetto straordinario, la vivo come un privilegio per dare indietro a chi mi segue qualcosa di formativo. Io penso che se dopo il mio spettacolo anche solo uno del pubblico esce per per andare a comprare o a rileggersi, per esempio “L’amore ai tempi del colera“ o “Cent’anni di solidutdine “ avrò fatto qualcosa di buono per gli altri".

Domanda scemarella: se non avesse fatto l’attore?

"Non è scemarella. Di sicuro se non avessi fatto l’attore mi sarebbe piaciuto fare l’insegnante di lettere. E’ un mio veccchio pallino raccontare, divulgare e in qualche modo spiegare. Il librone che porto in scena come una scenografia dice tutto".

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