Eccessi e dipendenze, sos giovani "I genitori recuperino il loro ruolo"

Troppi ragazzi fuori controllo: il dibattito sull’emergenza educativa. Toccafondi: "Grido di aiuto da non ignorare"

Genitori che non sanno più come fare a rapportarsi con i figli, sempre più irascibili e social-dipendenti, ragazzini che abusano di sostanze e di alcol, giovanissimi che tentano il suicidio. È allarmante il quadro giovanile tratteggiato nel corso dell’incontro "Emergenza educativa. Che fare? Il ruolo fondamentale degli adulti e l’esigenza di una nuova alleanza educativa" che si è svolto alla libreria Campus, all’interno del polo universitario di Novoli. Organizzato dall’onorevole Gabriele Toccafondi, il confronto ha visto la presenza del procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori Antonio Sangermano, del dirigente e presidente Ana Alessandro Artini, di Stefano Superbi per quanto riguarda il progetto Villa Lorenzi. Ancora, Roberto Curtolo dell’Usr ed una nutrita presenza di dirigenti scolastici, tra cui Maria Francesca Cellai del Buontalenti, Maria Centonze del Peano e Francesca Lascialfari del Saffi.

"Le cronache ci riportano una realtà preoccupante – ha esordito l’onorevole Gabriele Toccafondi –. I ragazzi lanciano un grido d’aiuto che tutta la comunità deve raccogliere. Serve un’alleanza educativa tra famiglie, scuola, enti locali ed associazioni".

Sul banco degli imputati, più che la scuola sono finiti i genitori, spesso assenti e poco inclini al dialogo. Non usa mezzi termini il procuratore dei minori Sangermano: "I genitori si alleano troppo spesso con gli errori dei propri figli. La ‘mamma e il babbo iPhone’ creano danni. Si delega troppo intrattenimento allo smartphone. Ma sul web predominano violenza, bellezza e ricchezza. Ci vuole invece uno sguardo nuovo sulla vita. E poi basta con certi eccessi di giustificazionismo, che finiscono per proiettare un senso di impunità nei ragazzi".

E aggiunge ancora: "Nelle chat scolastiche girano video truci, aberranti. Immagini forti, che finiscono sui cellulari dei ragazzini".

Un termometro delle difficoltà in cui si trovano i giovani sono i dati presentati da Roberto Curtolo. Ecco che nel "nell’ultimo semestre è raddoppiato il ricorso all’organo di garanzia regionale, a cui si rivolgono le famiglie per contestare le sanzioni disciplinari comminate dagli istituti". Segno di quanto fiocchino le sanzioni e al tempo stesso di quanto sia difficile ricomporre la questione a livello scolastico.

E se a causa della pandemia le promozioni sono aumentate, i dati "Invalsi segnano una diminuzione delle competenze". L’abbandono scolastico in Toscana è al 14%, ma si attendono i dati scuola per scuola che emergeranno da un’indagine predisposta dall’Usr insieme ad UniFi.

Nelle aule scolastiche, come denuncia il dirgente e presidente Ana Alessandro Artini, "il malessere si tocca con mano, tra crisi di panico, attacchi di ansia e perfino tentativo di suicidio, come successo appena un mese fa". Una studentessa in bagno ingerì troppe compresse medicinali. Meno male che una compagna di scuola, non vedendola rientrare in classe e conoscendo le difficoltà dell’amica, allertò immediatamente gli insegnanti che sono potuti intervenire.

Elettra Gullè

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