E il Franchi diventa un rebus

Dario Nardella al lavoro sui vincoli Novoli, il futuro è da ripensare

Tecnicamente il bando è ancora aperto. Anzi, la scadenza di ieri era già stata prorogata all’insaputa di tutti il 14 maggio scorso, per effetto di decreti legati alla pandemia, fino al 29 giugno.

In ogni caso, a Palazzo Vecchio, sino a ieri, per il bando di vendita dei terreni del comparto Sud dell’area Mercafir, non erano arrivate buste. Ancora più difficile che questo possa succedere entro le 12 del 29 giugno, già che lo stesso sindaco Dario Nardella ha fatto sapere pubblicamente che lo stadio di Firenze è e resterà l’Artemio Franchi, ristrutturato.

Ma che cosa succederà se davvero il patron Rocco Commisso dovesse portare a termine la trattativa per l’acquisto dei terreni di Campi Bisenzio in via Allende? Cosa ne sarebbe del Franchi, data anche l’attuale penuria di risorse nelle casse comunali? E ancora, come e con quali soldi sarà realizzata la nuova casa della Mercafir e quale destinazione sarà prevista per Novoli, al posto dello stadio? Di sicuro serve una quarta variante urbanistica, già che ora una porzione di terreni è destinata a uso sportivo.

Ma le risposte sono ancora tutte in attesa dell’evoluzione degli eventi.

Per il Franchi la prima operazione da portare a termine è far decadere i vincoli che non consentono un vero ammodernamento della struttura della quale si vorrebbero salvaguardare gli elementi architettonici di pregio che l’hanno resa un gioiello unico al mondo. Nelle prossime ore si saprà se verrà accolto l’emendamento previsto nel decreto Semplificazione al quale stanno lavorando i ministri Franceschini e De Micheli e che arriverà a momenti sul tavolo del governo. Ma Nardella sta lavorando con i parlamentari anche per proporre una modifica alla legge Lotti-Nardella che consenta compensazioni, come la costruzione di zone commerciali, uffici e alberghi, anche in altre zone del territorio comunale, per facilitare investimenti privati nel caso di ristrutturazione di stadi monumenti storici.

Andrà a buon fine? Ancora la Fiorentina sul ritorno al Franchi non si è espressa. Anzi, ha accelerato su Campi. Tattica? Nardella ha decisamente cambiato rotta rispetto al recente passato. "Non serve a nulla costruire stadi nuovi se non si riesce neanche a ristrutturare quelli vecchi", ha detto. Non vuol sentir parlare di competizione con il Comune guidato dal collega Emiliano Fossi: "A Firenze c’è già uno stadio, c’è una storia, c’è una Fiorentina che è sempre stata legata a Firenze, e da sindaco non posso che dire che la stragrande maggioranza dei fiorentini ha sempre apprezzato e ha sempre amato la sua squadra perché legata alla città di Firenze".

Tutto vero, ma se il percorso dovesse complicarsi ulteriormente, il passo successivo potrebbe essere doloroso per il Comune che, a quel punto, si ritroverebbe a dover finanziare il restyling e anche a trovare una soluzione che ne preveda un maggiore utilizzo, proprio per evitare che finisca alle ortiche come il fratello Flaminio di Roma.

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