E al Teatro la cura-Cutaia funziona: "Il peggio è passato"

Dopo 8 mesi di cura, il teatro Maggio di Firenze ha una prognosi stabile. Il commissario straordinario Cutaia sta portando avanti un piano di equilibrio fra qualità artistica e costi, con l'obiettivo di saldare il 75% del debito entro dicembre. La programmazione è di successo, con incassi quasi record.

Dopo otto mesi di cura-Cutaia, il moribondo Maggio ha una prognosi stabile. E anche se a marzo, ma sembra improbabile, dovesse cambiare medico, la terapia c’è, è solo da seguire.

La via di guarigione che il commissario straordinario sta portando avanti per il teatro è un perfetto gioco di equilibri fra la qualità artistica e l’urgenza di tenere sotto controllo i costi. Ieri, presentando il ricco programma del 2024, Onofrio Cutaia ha ribadito il suo motto: "sostenibilità del progetto artistico". Che evidentemente non è solo uno slogan, visto che entro dicembre, assicura, la parte più aggressiva del debito sarà saldata: ossia il 75% di 7 milioni e 600mila euro di rosso, grazie ai soci fondatori che hanno fatto la loro parte, ritenendo quindi credibile il piano che il commissario stava portando avanti.

"Il peggio è passato - afferma –, la programmazione e l’organizzazione del Maggio hanno preso una strada precisa e quindi, alla fine del mio mandato, chiunque arriverà potrà trovare coordinate chiare per proseguire nel risanamento". Un piano che rappresenta quindi una sorta di stella polare. In realtà il ministero ha già fatto sapere di volerlo confermarlo alla guida della fondazione in qualità di sovrintendente, anche se servirà una concertazione dei soci, tenendo conto che Cutaia terminerebbe volentieri quello che ha iniziato. A testimoniare che il lavoro certosino è andato avanti sul doppio binario “programmazione-risanamento“, basti il dato della “Bohème“ ora in programmazione, che ha venduto il 90% dei biglietti, con un incasso quasi record di 320mila euro. "Per il 2024 la situazione economica della Fondazione è assolutamente sotto controllo - ha concluso Cutaia –. Ho usato i miei poteri commissariali per come lo consente la legge, però ritengo che passato questo periodo straordinario, una situazione di normalità sia assolutamente affrontabile. Si può fare, naturalmente occorre una linea di rigore assoluto di gestione senza abbassare mai la guardia sulla qualità".

Olga Mugnaini