E a novembre ripartirà la Tav

Accordo Rfi-Nodavia per i lavori Si farà anche la stazione Foster

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E’ fatta. Entro la fine dell’anno partiranno i cantieri. Probabilmente a novembre. Ma questa volta per davvero. C’è quasi da stropicciarsi gli occhi dopo la storia infinita che ha visto singhiozzare le imprese e i lavoratori, ha contato fallimenti, inanellato inchieste. Per il nodo fiorentino dell’Alta velocità siamo arrivati alla svolta. Ieri la firma, a mezzogiorno. Rete ferroviaria italiana ha acquisito da Nodavia la commessa per la realizzazione dei lavori. L’accordo siglato dall’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, e dai commissari di Condotte (Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e Matteo Uggetti), la società che, rilevando il consorzio Nodavia, era diventata titolare dei lavori dell’Alta velocità fiorentina prima di andare in crisi di liquidità ed entrare in amministrazione controllata. Per tagliare i tempi ormai faraonici per la realizzazione del tunnel e della stazione Foster e risparmiare un anno e mezzo che sarebbe necessario per l’assegnazione dell’appalto tramite bando, Rfi – l’azienda pubblica in forma di spa partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato con funzioni di gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale – realizzerà i lavori ‘in house’. E proprio per questo obiettivo ha costituito una società ex novo. Si tratta di Infrarail Firenze con azionista unico Rfi.

Quaranta dipendenti in forza alla società del Gruppo Condotte passeranno, con questo accordo, alla Infrarail, che poi occuperà circa 250 persone tra operai, tecnici e impiegati, oltre all’indotto sul territorio. Una boccata di ossigeno anche per l’occupazione in questo momento di crisi. Si apriranno, dunque, i cantieri per un’opera destinata a ridisegnare l’assetto dell’intero nodo ferroviario. Con il progetto dell’archistar Norman Foster la stazione dei Macelli diventerà un hub funzionale e moderno, a servizio non solo dell’utenza ferroviaria ma dell’intero tessuto urbano (con l’interscambio tram-bus-treno). Altro punto cruciale era la revisione tecnica del progetto, adeguato in base alle nuove normative.

La stazione, progetto cruciale per lo sviluppo infrastrutturale della città, si svilupperà su una superficie di oltre 45mila metri quadri, collegata alla stazione di Santa Maria Novella e al centro storico con la linea del tram che corre sino all’aeroporto Vespucci. Grazie al sottoattraversamento, sarà possibile alleggerire la linea di cintura del 50% dei treni a lunga percorrenza e lasciare spazio al potenziamento del trasporto regionale. Un sospiro di sollievo per i pendolari.

"Un obiettivo importante che permette di chiudere i molti contenziosi rimasti in sospeso da molti anni, anche con riferimento ad altre opere ferroviarie di rilevanza nazionale – spiegano – Inoltre l’operazione ha permesso di realizzare uno dei principali obiettivi strategici della procedura di amministrazione straordinaria, ossia la salvaguardia dei lavoratori e delle loro famiglie che passeranno in blocco alla nuova società creata da Rfi, mantenendo così il posto di lavoro".

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