"Due mesi senza stipendi: gli operai 'occupano' l'ex teatro di Firenze"

Tre operai saliti su un'impalcatura a Firenze per protestare contro il mancato pagamento di stipendi e compensi. La polizia è intervenuta mentre un gruppo di sostenitori si è unito alla protesta. MG-Property SRL sottolinea di aver sempre adempiuto regolarmente ai pagamenti.

"Due mesi senza stipendi". Gli operai ’occupano’ il cantiere dell’ex teatro
"Due mesi senza stipendi". Gli operai ’occupano’ il cantiere dell’ex teatro

Tre operai sono saliti per protesta su un’impalcatura a Firenze, nella centrale via dei Cimatori, per lamentarsi pubblicamente del mancato pagamento di stipendi o compensi. Sul posto è intervenuta la polizia mentre alla protesta, secondo quanto emerso, si è aggiunto un gruppo di circa una trentina di persone a loro sostegno.

Secondo quanto ricostruito, i tre sono dipendenti di una ditta impegnata nei lavori di ristrutturazione dell’ex Teatro Nazionale, un immobile di 2.200 metri quadrati vicino a piazza della Signoria che in base a un progetto viene trasformato in un nuovo spazio culturale della città. Anche dopo colloqui col personale di polizia i tre sono sono scesi restando in attesa di incontrare i titolari della ditta.

Lo scopo degli operai, secondo quanto emerso, è raggiungere un accordo per ricevere quanto spetta loro. L’immobile di proprietà della MG Property srl è stato così occupato dalle maestranze di una delle società operanti all’interno del cantiere, società alla quale era da tempo stata comunicata la cessazione del rapporto a decorrere dal 29 settembre. Per quanto consta alla MG-Property SRL gli operai lamentano la mancata corresponsione delle ultime due mensilità da parte del datore di lavoro.

Dal canto suo MG-Property SRL sottolinea di aver sempre adempiuto regolarmente ai pagamenti dovuti e auspica che l’immobile venga liberato al più presto, anche in ragione del grave danno provocato dal permanere dell’occupazione.

In oltre tre secoli l’ex Teatro Nazionale dal 1600 al 1990 ha cambiato denominazioni e destinazioni di uso, passando da ospizio della Quarcornia, a ospedale, fino a Teatro Leopoldo II. È diventato teatro nazionale dopo l’unità d’Italia, successivamente cinema. Ha chiuso i battenti nel 1990.

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