Due cortei e un solo grido di pace E le testimonianze dei profughi

Ieri la marcia del Valdarno promossa dal comitato di zona per i diritti umani. L’impegno di Shalom

Migration

In tanti, davvero in tanti, alla marcia per la Pace del Valdarno. Un evento che ha coinvolto tutto il Comprensorio del Cuoio, e che ha avuto una fase di preparazione importante. Alla vigilia della marcia a Fucecchio c’è stata un’intensa serata dedicata all’Ucraina con protagoniste le donne e i bambini ospiti del territorio. Una serata che si è svolta grazie alla consulta delle associazioni di Fucecchio, alla parrocchia della Collegiata e all’amministrazione comunale che insieme a Shalom hanno promosso l’iniziativa: tante le testimonianze dei profughi della guerra, la condivisione. e la preghiera ecumenica nella memoria di San Giovanni. Ieri, po,i in centinaia di sono messi in marcia per gridare che non ci si può “abituare “alla guerra. La marcia, organizzata dal Comitato per i diritti Umani del Valdarno di cui fanno parte circa quaranta associazioni è partita simultaneamente da San Miniato Basso da Fucecchio per poi riunirsi nel chiostro del Santuario francescano di San Romano e da lì a Torre Giulia. Al Santuario di San Romano è stata recitata la preghiera per la pace di San Francesco. "Fermatevi, la guerra è una follia", è stato il grido di tutti, sostenuto dalla voce di monsignor Andrea Cristiani, parroco di Fucecchio e fondatore di Shalom che da settimane lancia appelli per la pace. Fino a scrivere una lettera aperta a Putin.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro