Morte di Duccio Dini, la procura presenta appello: "Condannare tutti"

Due dei sette imputati nel processo per la morte di Duccio Dini, il 29enne fiorentino travolto e ucciso da un'auto impegnata in un inseguimento tra cittadini nomadi, sono stati assolti in primo grado

Duccio Dini

Duccio Dini

Firenze, 23 ottobre  2020 - La procura di Firenze ha presentato appello contro la sentenza di primo grado con la quale la corte di assise ha assolto Kole Amet ed Enim Ghani, due dei sette imputati nel processo per la morte di Duccio Dini, il 29enne fiorentino che il 10 giugno 2018 fu travolto e ucciso da un'auto impegnata in un inseguimento tra cittadini nomadi. In primo grado gli altri cinque imputati sono stati condannati a pene fino a 25 anni e 2 mesi di reclusione, con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte del 29enne e di tentato omicidio di un altro cittadino rom, obiettivo dell'inseguimento.

Secondo quanto emerso nel corso del processo, Kole Amet ed Enim Ghani si trovavano su un furgoncino che partecipò solo alla fase iniziale dell'inseguimento a causa di una ruota bucata. Nell'appello redatto dal pubblico ministero Giacomo Pestelli, si chiede che i due vengano condannati per il tentato omicidio del cittadino rom obiettivo della spedizione punitiva. Per i giudici delle corte di assise di Firenze, la condotta dei dei non fu "oggettivamente apprezzabile quale inseguimento", perché giunsero successivamente sul luogo dell'incidente.

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