Droga e farmaci da sballo Lo spaccio a ricreazione

Maxi operazione dei carabinieri: nel Mugello l’epicentro del mercato Marijuana, hashish e medicine per "sconvolgersi": nove misure

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Il commercio cominciava subito fuori dal "Chino Chini", l’istituto di Borgo San Lorenzo. O anche dentro. "Te lo ripeto, l’altra mattina ho fatto due euro io a scuola, mi ci è voluto dieci secondi per farli. No, una ricreazione, 1015 minuti".

Hashish, marijuana e non solo: la nuova frontiere dello sballo sono gli psicofarmaci. Xanax e Rivotril per sconvolgersi, psicofarmaci acquistati con ricette farlocche, da inghiottire mischiati con gli altri stupefacenti. L’effetto è devastante: lo sa bene il genitore di un giovane che, disperato per l’improvvisa aggressività di suo figlio, consumatore, ha denunciato tutto ai carabinieri.

Ed è partita così, una robusta indagine dei carabinieri della compagnia mugellana, coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio, che ha portato all’emissione di nove misure dell’obbligo di dimora, firmate dal gip Giampaolo Boninsegna, nei confronti di altrettanti giovani del "giro". Sono Lorenzo Paladini, il ’Pala’, 19 anni, di Vicchio e sua sorella Ilenia, 22; Kevin Fontani, 19 anni, di Vicchio; Samuele Carpignani 37 anni, di Vicchio; Jonathan Guerriro, 31 anni, di Empoli; Matteo Fazio, 27 anni, di Vicchio; David Nencioli, 22 anni, residente a Signa; Gabriele Rontini, 20 anni, di Vicchio; Emiliano Zampieri, 21 anni, di Fiesole. Secondo i carabinieri di Borgo San Lorenzo, assieme ad altri indagati under 18, sono le anime di un vasto commercio, che ha trovato complicità anche in altri minori, appartenenti alla stessa scuola o alla stessa compagnia: consumatori e spacciatori allo stesso tempo. Per il "busco", il guadagno, ma anche per pagare debiti di droga sempre più cospicui che avevano accumulavano, come hanno ricostruito gli inquirenti tramite le chat dei telefonini sequestrati.

E’ lì che è stato scoperto che ’G’ sta per ganja, la marijuana; una "mano" la dose da 5 euro di "fumo". Ma anche che la "ricettina" era il foglio di via per acquistare gli psicofarmaci. Acquisti sospetti e ripetuti, talmente insoliti da essere segnalati ai carabinieri anche dagli stessi farmacisti.

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