Col Green Dragon a ripulire l’Arno. Alleanza tra Unifi e Canottieri

Le due istituzioni, oltre a praticare l’attività sportiva, sono impegnate nella rimozione dei tanti rifiut

Le imbarcazioni dei soci sono usate per la pulzia del fiume. Al centro Marisa Santioli

Le imbarcazioni dei soci sono usate per la pulzia del fiume. Al centro Marisa Santioli

Firenze, 27 luglio 2022 - Sono un affiatato team sportivo, ma sono anche cittadini e cittadine innamorate della loro città e del loro fiume, ridotto purtroppo sempre più a una specie di pattumiera. E’ per questo che è nato il sodalizio fra il gruppo Green Dragon dell’Università di Firenze e la Società Canottieri Comunali, con l’obiettivo comune di aiutare a tenere più pulito il fiume.

Le due istituzioni sono accomunate anche da finalità legate allo sviluppo sostenibile, tra cui benessere e inclusione sociale, e tutela ambientale. Così hanno messo a disposizione imbarcazioni che i soci utilizzano settimanalmente per ricognizioni lungo gli argini nel tratto dell’Arno che dalla pescaia di San Niccolò arriva fino al ponte di Varlungo.

"Durante il percorso raccogliamo ogni genere di rifiuti non biodegradabili, prevalentemente plastica e vetro - spiega Marisa Santioli del Green Dragon – che al termine del tragitto vengono gettati negli appositi contenitori Alia. Per chi vive l’Arno come compagno di allenamento e momenti di relax, è una sensazione piacevole prendersi cura del fiume, che cessa però nel momento in cui si vedono galleggiare rifiuti gettati senza ritegno da chi invece non ha a cuore l’ambiente".

Bottiglie e bicchieri di plastica, lattine, bottiglie di vetro, confezioni in plastica di alimenti, mascherine, per non parlare di palloni di tutti i tipi, vestiti, fino ad arrivare all’impensabile ritrovamento di contenitori di ceneri, piccole urne vuote, buttate anch’esse al vento! I numerosi locali che d’estate affollano gli argini dell’Arno non aiutano certo la pulizia. Nonostante la presenza di cestini e contenitori per i diversi tipi di rifiuti, ogni sera sulle sponde, e poi in acqua, finisce di tutto. 

"Possiamo esortare i gestori dei locali a utilizzare materiali compostabili (bicchieri biodegradabili al 100%) e servire solo bevande sfuse - suggerisce Marisa Santioli –. Forse questo sarebbe già un passo avanti. Però ci stiamo ancora interrogando sul perché proprio i giovani sono spesso gli artefici di questo degrado. Il Green Dragon dell’Università di Firenze e Canottieri Comunali Firenze continuerà il proprio lavoro con determinazione sperando che, messaggi come questo riescano a stimolare il desiderio di partecipare alla salvaguardia dell’ambiente e quindi porterà avanti la pulizia del fiume con l’auspicio di accogliere nello proprio scafo sempre meno rifiuti".

Olga Mugnaini