Dpcm, Ristoratori Toscana lungo la Francigena. "Ci accolgono come se fossimo pellegrini"

Dopo la tappa di San Casciano, i Ristoratori Toscana sono in cammino verso Siena. L'arrivo a Roma è previsto il 13 novembre

I ristoratori in cammino

I ristoratori in cammino

Firenze, 5 novembre 2020 - E' partito ieri il “Cammino degli inessenziali", subito dopo la manifestazione di protesta su Ponte Vecchio, un percorso in dieci tappe che richiamerà, nel suo spirito, la manifestazione pacifica portata avanti da Mahatma Gandhi, passata alla storia come la 'Marcia del sale'.

A piedi, i Ristoratori Toscana, lungo la via Francigena, l'antica via dei pellegrini che da Canterbury porta alla Città Santa, arriveranno davanti alla sede del Governo e chiederanno al premier Giuseppe Conte di essere ascoltati.

I ristoratori, una settantina, dopo la tappa di ieri a San Casciano Val di Pesa, durante la quale sono stati ospitati un po' come succedeva per i pellegrini, da un bed and breakfast del posto, “ci hanno offerto la merenda e preparato il pranzo a sacco per il giorno dopo” raccontano, questa mattina sono stati scortati dagli ncc fino a San Gimignano e poi hanno ripreso il cammino verso Monteriggioni. Totale del percorso 26 chilometri.

In tanti, lungo il tragitto si avvicinano ai Ristoratori Toscana per dargli coraggio e portargli virtualmente il proprio abbraccio. Dai gestori dei piccoli bar o trattorie agli albergatori fino ai semplici cittadini che vorrebbero accogliere i manifestanti anche solo per un caffè. “Forza ragazzi, la vostra battaglia è anche la nostra” batte le mani un anziano del posto mentre guarda il corteo dei manifestanti che lascia San Casciano. A Monteriggioni, questa sera i Ristoratori Toscana, incontreranno il sindaco del Comune, Andrea Frosini, al quale porteranno le loro richieste e spiegheranno i motivi dell'iniziativa. Domani mattina, invece, attorno alle 8.30, il gruppo partirà alla volta di Siena, con arrivo nella città del Palio attorno alle 10.30 per poi riprendere il percorso verso San Quirico d'Orcia (Siena), Bolsena (Viterbo), Monte Fiascone (Viterbo), Viterbo, Sutri (Viterbo) e La Storta (Roma).

Appuntamento a Roma il 13 novembre, con l'obiettivo di incontrare il premier Giuseppe Conte. “Noi crediamo in quello che stiamo facendo. Stiamo lottando per sensibilizzare le istituzioni e gli stessi commercianti, rassegnati alla situazione. Non dobbiamo rassegnarci. Provarci è necessario e doveroso. Il 13 novembre saremo a Roma e siamo determinati a farci ascoltare dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, per portare poi a casa un risultato per i ristoratori e per tutte le categorie colpite dalla crisi”, commenta il presidente di Ristoratori Toscana, Pasquale Naccari. Nel documento già inviato dalla categoria a Conte, si richiedono la sospensione di tutte le tasse, l'abbattimento del canone di affitto, il blocco degli sfratti, un fondo perduto per il periodo di chiusura adeguato ai cali di lavoro registrati e un credito di imposta proporzionale alle perdite di fatturato.  

 

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