"Don Milani, messaggio attuale". Il cardinale Betori rilegge le esperienze pastorali del Priore

L'arcivescovo di Firenze sottolinea l'importanza della relazione personale, della presa in carico dell'altro e della dedizione di sé nell'esperienza pastorale di Calenzano e Barbiana. Uno sguardo sull'altro e l'incontro tra persone sono la chiave per la fede.

"Don Milani, messaggio attuale". Il cardinale Betori rilegge le esperienze pastorali del Priore

"Don Milani, messaggio attuale". Il cardinale Betori rilegge le esperienze pastorali del Priore

"Relazione personale e testimonianza, presa in carico dell’altro e dedizione di sé rappresentano note dell’esperienza pastorale di Calenzano e di Barbiana che hanno molto da dirci oggi, in una situazione ecclesiale in cui tutto l’apparato organizzativo e le pianificazioni pastorali mostrano la loro inadeguatezza nel tumultuoso cambiare dei tempi e ci resta solo lo sguardo posato sull’altro, la mano tesa a stringere quella dell’altro, la consapevolezza che la fede passa dall’incontro tra persona e persona, da cuore a cuore, in quanto ciascuno si fa testimone della presenza di Cristo per l’altro". Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori (nella foto) a San Donato a Calenzano concludendo il Convegno pastorale nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di don Milani. Nel commentare l’opera Esperienze pastorali nella sua relazione l’arcivescovo ha evidenziato la ricerca sociologica di rigore scientifico utilizzata da don Milani per la comprensione del contesto socio-culturale-religioso in cui doveva svolgere la sua missione pastorale.