I disegni di Pacciani in vendita, "Il ricavato al Meyer". L'ospedale: "Noi non c'entriamo"

Saranno esposte 150 copie di 11 disegni fatti in carcere durante l'inchiesta e il processo in cui era accusato di essere il Mostro di Firenze

Pietro Pacciani (New Press Photo)

Pietro Pacciani (New Press Photo)

Firenze, 15 settembre 2019 - Undici disegni fatti in carcere da Pietro Pacciani, il contadino ritenuto dagli inquirenti il mostro di Firenze, saranno in mostra a Venezia il prossimo 20 settembre. L'iniziativa, scrive il 'Gazzettino', è della galleria 'Venice Faktory' che ha chiamato l'evento 'One solo show' e metterà in vendita 150 copie dei disegni, il cui ricavato sarà poi devoluto in beneficienza.

I disegni, nessuno osceno in quanto la gran parte è finita sotto sequestro da parte della magistratura, riproducono per lo più animali e fanno parte della proprietà di un criminologo che ha seguito Pacciani come consulente della difesa durante le fasi processuali per i sette duplici omicidi che gli erano stati addebitati. Su disposizione dello stesso Pacciani, gli originali non possono essere venduti e quindi sono state realizzate delle copie, dicono gli organizzatori della rassegna. Secondo le volontà dello stesso Pacciani il ricavato del venduto andrà rigorosamente in beneficienza.  

Pacciani - cui sono stati addebitati sette duplici omicidi ed è morto in carcere nel 1998 in attesa di un nuovo processo - disegnava molto in prigione, ma quasi tutto il materiale, in genere a sfondo sessuale, è stato sequestrato dalla magistratura. Alcuni disegni, invece, sono stati donati dallo stesso Pacciani a Davide Cannella, un criminologo che assisteva il collegio difensivo del contadino toscano. Queste 11 tavole - che hanno il vincolo dell'invendibilità - saranno al centro della piccola rassegna il cui ricavato sarebbe già destinato, per volontà dello stesso Pacciani, all'ospedale per bambini Meyer di Firenze. Ma dall'ospedale cadono dalle nuvole: «Il Meyer non è a conoscenza di questa iniziativa e tutte le iniziative di raccolta fondi ad esso dedicate devono essere preventivamente autorizzate», precisano dall'ufficio stampa. Per la curatrice Palmarin, nei disegni «c'è un rapporto tra arte e criminologia ed è quello che ci interessa sviluppare».

«A me - sottolinea - non interessa sapere se Pacciani era o non era il mostro di Firenze, di certo c'é il fatto che le opere della collezione Cannella saranno esposte per la prima volta al pubblico a Venezia». «I disegni - è scritto nella presentazione della mostra - sono giocosi, fantasiosi, caricaturistici e poetici, l'impulso è di ricollocarli oggi dove c'è la possibilità di dare risalto a questa pop art rifiutata, un'arte che, per il suo periodo storico, non ha avuto la giusta attenzione per via dell'ostacolo morale e della dialettica sociale». Venice Factory non è nuova a proposte provocatorie. Mesi fa aveva esposto un ritratto dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini con in braccio un piccolo migrante: iniziativa alla quale aveva fatto seguito un controllo da parte della polizia. 

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