Disco ’silenziate’. "Fateci ripartire"

Sit in a Roma degli imprenditori dell’intrattenimento "Da noi ogni sicurezza, ma così rischiamo di fallire"

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Firenze, 11 giugno 2020 - "Politici vi tiriamo in ballo". Con questo slogan una delegazione di discoteche fiorentine, 35 in totale a Firenze che danno lavoro a 2mila addetti, sono scese in piazza a Roma per chiedere una data certa di riapertura al Governo. Infatti, per loro non c’è ancora un giorno per la ripartenza né alcun progetto di rilancio per il futuro.

"Ma una discoteca è un’azienda come tutte le altre. È un’attività di famiglia che ci permette di vivere. Rimanere fermi altri mesi è insostenibile: gli affitti e le spese continuano a correre. Chiediamo di poter riaprire tutti i locali, sia quelli estivi e sia quelli invernali, e di rivedere le misure di sicurezza a cui saremmo sottoposti, in alcuni casi troppo rigide visto che parliamo di un coefficiente di contagio in Toscana impercettibile" dice sicuro Riccardo Tarantoli, presidente Silb (Sindacato Italiano Locali da Ballo) Confcommercio Firenze. La categoria locali da ballo, comparto che in Italia conta 4 miliardi di fatturato, 2.500 aziende, 100.000 lavoratori e che è fermo da 106 giorni, è a rischio.

E ora gli imprenditori dell’intrattenimento prendono la parola e chiedono al Governo di poter lavorare, di tornare a far divertire la gente con responsabilità e sicurezza. "Noi non siamo la movida, – prosegue il presidente del Silb Confcommercio Toscana Alessandro Trolese – noi siamo imprenditori. E se vogliamo fare una puntualizzazione, è dagli anni Settanta che nelle nostre aziende si fanno i conti con le regole di capienza. Come tutti gli imprenditori, e forse anche più di altre categorie, seguiamo protocolli seri e rispettosi per garantire la sicurezza del pubblico e dei lavoratori. Per questo chiediamo al Governo una data di riapertura in condizioni economicamente sostenibili". Il messaggio è chiaro: riaprono i teatri, i cinema, gli stabilimenti balneari, i musei; "perché allora non riaprire anche i locali da ballo, che sono perfettamente in grado di far osservare, molto più dell’anarchia di una spianata fronte mare o di una festa improvvisata in spiaggia o in casa, le precauzioni previste per garantire la sicurezza pubblica?".

Rossella Conte

 

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