"Diecimila euro subito al calcio minore"

L’interruzione dell’attività minaccia il futuro di società giovanili e dilettantistiche. Giani: "Un prestito per dare ossigeno e stop ai mutui"

Migration

di Angelo Giorgetti

FIRENZE

è un’onda, vedremo quanto lunga, che rischia di sommergere la vita di prima. E anche quasi tutto lo sport di base – in Toscana più di 10mila le società affiliate, con 400mila tesserati, ventimila tecnici e un milione di persone coinvolte – che è un formidabile collante sociale. Tutto scricchiola e i decreti del governo per ora non hanno aggiunto ipotesi di sostegno per riavviare il circuito. Tutto bloccato senza prospettive di rilancio. L’ulteriore notizia è che i campionati giovanili professionistici sono stati definitivamente sospesi.

Intanto le società dilettantistiche restano sospese nel nulla: stagioni sportive bloccate, zero incassi (e sponsor in fuga) a fronte di canoni di concessione e mutui da pagare, in più bollette, scadenze varie, in molti casi personale (che però quasi sempre è assunto in forma fiscale semplificata, con ritenuta di acconto, e quindi non beneficia dei sostegni statali).

Altro elemento di riflessione in questa assenza di presidio: solo a Firenze nei giorni scorsi diverse società sono state visitate dai ladri che in un caso (Laurenziana) si sono impossessati pure del pullmino. Furti con scasso anche per Casellina, Sales, Legnaia e Sancat, ma questi sono solo gli episodi noti di un assedio che aumenta perché gli ambienti sono lasciati senza controllo.

Tutto scricchiola e da Firenze arriva un segnale forte da Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale e delegato nazionale del Coni: "Il presidente Malagò è informato, la decisione deve essere quella di sospendere le rate dei mutui per tutto il 2020. Il Credito Sportivo è una banca pubblica e in questo momento può restituire alla base quello di cui ha bisogno. L’idea è anche quella di concedere alle società un prestito di almeno diecimila euro da restituire a tasso zero, perché il sistema rischia il collasso e bisogna agire in fretta. Ci preoccupa che nei decreti ministeriali non ci sia stato per ora un cenno allo sport di base, che è fonte di equilibrio sociale e anche stabilità economica per un numero altissimo di persone, dallo studente che fa l’istruttore fino al pensionato ancora attivo che partecipa alla vita sociale".

La ripresa economica di un settore in prospettiva e la necessità di proteggerlo subito dai saccheggi: "Purtroppo – dice Giani – quando gli spazi non sono presidiati diventano un obiettivo facile per i disonesti... A livello regionale stiamo preparando un’azione forte che coinvolga i Comuni: è necessario che la prossima installazione di telecamere di sorveglianza riguardi gli impianti sportivi, la loro funzione sociale è decisiva e non possiamo permetterci che le società subiscano queste devastazioni". Altre idee, altre proposte per le società dilettantistiche: abbattimento del costo di acqua, luce e gas per chi gestisce impianti sportivi. ⓷ Bonus per società con gestioni fino a concorrenza di stanziamenti per 3 milioni previsti dalla Regione. E un bonus di 600 euro per tutti gli istruttori, allenatori e tecnici sportivi. Giani si spinge oltre: "E’ un momento di riflessione generale, se la Federcalcio risparmierà sugli stipendi del calciatori dovrà poi redistribuire quella somma per sostenere le società dilettantistiche".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro