Daspo dopo Fiorentina-Juventus, il tifoso viola vince al Tar: "Non incita alla violenza"

Sospensiva ottenuta dal 54enne tifoso viola: insieme al figlioletto andarono in curva Ferrovia con la maglia del Liverpool. "Gesto al più censurabile perché scorretto". Decisione finale il 23 maggio

La scena ripresa dalle telecamere che ha scatenato il caso

La scena ripresa dalle telecamere che ha scatenato il caso.

Firenze, 24 dicembre 2022 - La maglia rossa del Liverpool indossata il 3 settembre durante Fiorentina-Juventus (a Firenze madre di tutte le partite) col figlio piccolo, in curva Ferrovia contigua al settore tifosi ospiti? Non è un episodio di violenza – hanno detto i giudici – al più è un episodio scorretto. Lo ha deciso il 14 dicembre il Tar, tribunale amministrativo regionale – Seconda Sezione – riunito in camera di consiglio. Relatore giudice Alessandro Cacciari.

A Valentino Nerbini, 54 anni, la maglietta dei Reds sta costando un daspo di 2 anni emesso già il 7 settembre dalla Questura. Ma contro il provvedimento amministrativo (il divieto di assistere alle manifestazioni sportive: nel suo caso per 24 mesi.) Nerbini, avvocato – assistito dai colleghi Mattia Alfano e Giovanni Adami – si è rivolto al Tar; ricorso per far sospendere la esecutorietà del provvedimento impugnato. Con la non remota speranza che venga revocato. Sospensiva accordata fino al 23 maggio, giorno dell’udienza per la trattazione di merito del ricorso.

Interessanti le motivazioni alla base della sospensiva: "Considerato che i fatti posti in essere dal ricorrente (Nerbini appunto, ndc) pur censurabili sotto il profilo della scorrettezza, non sembrano essere qualificabili come episodi di violenza, né sembrano integrare un incitamento, inno o induzione alla violenza".

I tifosi bianconeri dal settore loro riservato ulularono frasi ‘irripetibili’ contro l’arcitifoso viola. E del Liverpool. Per loro e non solo loro Liverpool significa Bruxelles ’85, il sangue di 39 tifosi morti schiacciati per il crollo di una parte della curva sotto l’assalto dei tifosi britannici ubriachi. Uno steward si avvicinò al tifoso viola, gli disse che sarebbe stato opportuno togliere la maglietta rossa: le telecamere della sala Gos (gruppo operativo sicurezza) allo stadio riprendevano tutto. Avrebbe passato guai. Qualcosa in piccolo accaduto anche in Fiorentina-Napoli, con baby tifoso partenopeo in maglietta azzurra d’ordinanza ‘costretto’ a indossarla al contrario per non aizzare possibili animi infervorati. Furono però le immagini sui social a far ‘scandalo’. Visto dalla prospettiva di alcuni, forse molti, non tutti. Nerbini, spiegarono a caldo i suoi legali "è stato indotto a rifugiarsi all’estero per minacce di morte. Vicenda molto fraintesa. La sua faccia, il suo nome sono circolati in rete prima del provvedimento. E’ stato oggetto di una tempesta mediatica sui social e sui suoi telefon da pseudotifosi di tutta Italia".

giovanni spano

 

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