Dalla moda al marketing Mita presenta nuovi corsi

Partiranno a breve altri master di livello organizzati dall’associazione diventata centro d’eccellenza nel panorama della formazione del distretto del lusso

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SCANDICCI

Corsi in partenza alla fondazione Mita. L’istituto Its con sede nel castello dell’Acciaiolo è già pronto con sei ‘titoli’ da proporre a chi punta a una specializzazione per entrare nel mondo della moda. C’è posto per 180 studenti con diploma di scuola superiore (30 a corso). La struttura vanta una percentuale di impiego pazzesca, vicina al 100% degli studenti, se si considerano stage in azienda e assunzioni. Lo testimoniano i 174 ragazzi usciti nel 2020: tutti al lavoro o per un tirocinio retribuito o per un’assunzione vera e propria concretizzata dopo lo stage stesso.

"Siamo soddisfatti – ha detto il presidente del Mita, l’imprenditore Massimiliano Guerrini – perché è passato il messaggio della qualità espressa dai nostri corsi. All’inizio per molti questo tipo di formazione sembrava quasi un ripiego. Invece, complici le buone performance economiche del comparto moda, la situazione è cambiata. Già lo scorso anno abbiamo avuto diversi ragazzi diplomati con 100 al liceo scientifico; il segnale inequivocabile che le cose erano cambiate".

Ma quali sono le novità di quest’anno? "Continua – ha detto ancora Guerrini – il nostro viaggio in Toscana: lo scorso anno avevamo corsi a Lucca, quest’anno siamo a Grosseto per un evento formativo nato in collaborazione con Confindustria Toscana sud, Confartigianato e il polo universitario cittadino. I bandi sono già aperti, le iscrizioni andranno avanti fino al 30 settembre". Ma vediamo tutta l’offerta formativa dell’Its: a Scandicci nella sede del castello dell’Acciaiolo saranno organizzati corsi rivolti a tecnici in modellazione e prototipia degli accessori in pelle, ma anche per lo sviluppo di marketing e strategie commerciali, oltre al turismo legato al distretto del lusso. A Grosseto il corso prevede l’ottimizzazione delle risorse nel sistema della moda, mentre è stato confermato a Lucca l’approfondimento sul settore calzaturiero.

"Quest’anno – ha concluso Guerrini – il mercato è in fermento dopo una prima ripartenza del settore. Con il grosso slancio partito a livello mondiale potremo fare buone cose.

Per questo sto chiedendo alle istituzioni, associazioni di categoria e altri enti che ci sostengono, di fare un ulteriore sforzo. Appunto sostenerci con risorse aggiuntive e far partire nuovi corsi. Perché sappiamo per esperienza che ogni nuovo corso rappresenta un’opportunità concreta di lavoro per chi lo frequenta".

Il Mita è uno dei centri d’eccellenza nel panorama della formazione del distretto del lusso. Un tassello importante della filiera che parte dalle scuole e arriva direttamente in azienda.

Dai corsi della fondazione in questi anni sono usciti tecnici, stilisti, esperti di marketing e di materie prime che sono stati inseriti a pieno titolo nelle aziende. Oltre al Mita, in città sono attivi anche il Polimoda che ha sede tra il palazzo comunale e l’istituto superiore Russell-Newton, e l’Alta scuola di pelletteria, guidata da Franco Baccani (ex responsabile filiera moda per Confindustria).

Un sistema che funziona, e che deve fronteggiare lo scatto in avanti imposto dalle principali griffe che da tempo stanno internalizzando anche la formazione oltre alla produzione di oggetti.

A risentire di questa nuova politica industriale delle grandi firme sono soprattutto gli artigiani, i più piccoli, che hanno molto sofferto in questo anno di pandemia.

Fabrizio Morviducci

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