Dalla Biaf agli Uffizi Sette opere entrano nei musei pubblici

Acquistati quattro dipinti e due sculture, più un disegno donato. Schmidt: tantissimi visitatori, con gli introiti crescono le collezioni

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Quattro dipinti, due sculture e un disegno. La 32ª edizione della Biennale dell’Antiquariato in corso fino a domenica a Palazzo Corsini, è stata un grande showroom per l’acquisto di opere d’arte anche per le Gallerie degli Uffizi. Sono così sette gli ingressi nelle collezioni dello Stato, approvati dai comitato scientifici di Uffizi e Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.

Si tratta dei dipinti seicenteschi Ritratto di giovane vittorioso sull’Invidia, di Pietro Paolini e l’Allegoria “Ut pictura poesis” di Francesco Cairo; dell’autoritratto di Felice Cerruti Bauduc nell’Atelier con il pittore in atto di dipingere il Combattimento di Sommacampagna; del Busto in avorio di Cosimo III de’ Medici, di Jean-Baptiste Basset, firmato e datato 1696, appunto, della tela novecentesca Viaggio tragico di Ferruccio Ferrazzi, del 1925, e del gruppo scultoreo con la Pietà (1950) di Giacomo Manzù. A questi va aggiunto il dono da parte dell’antiquario Enrico Frascione del disegno del pittore veneziano del Cinquecento, e figlio di Paolo Veronese, Carletto Caliari, Giovinetta con cane, preparatorio per un quadro oggi al Louvre.

"Questa estate abbiamo avuto un recupero grande, registrando in luglio e agosto i numeri più alti di visitatori mai avuti - ha sottolineato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt –. Con gli introiti derivati, siamo in grado di avviare le procedure per l’acquisto di alcune delle opere più significative offerte di questa Biaf. Così gli Uffizi continuano la tradizione iniziata con l’edizione del 2015 di partecipare attivamente, da acquirente, alla Biennale, a mio avviso la fiera più bella al mondo in questo settore". "Questa partnership con gli Uffizi ci onora – ha detto, Fabrizio Moretti, segretario generale della Biaf –, ed il fatto che la Biennale, come nelle edizioni passate, sia un vivaio di opere per gli Uffizi, e non solo, conferma la qualità museale della mostra e l’eccellenza dei mercanti che vi espongono, ai quali va il mio caloroso ringraziamento".

Olga Mugnaini

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