Dai miti di Omero all’antica Roma ai drammi di oggi In alcuni Stati l’omosessualità punita con la morte

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Tra passato e presente, visioni diverse. In Grecia ai tempi di Omero, l’omosessualità era considerata una cosa normalissima. Molti eroi greci erano bisessuali, come Achille e Patroclo che erano anche amanti. L’omosessualità femminile, invece, veniva criticata. Ai tempi dei romani comincia la condanna che con l’avvento del cristianesimo diventa più severa. Le prime manifestazioni per rivendicare diritti sono state negli Stati Uniti negli anni ‘70 e hanno preso, in seguito, il nome di Gay pride: orgoglio gay. Questo ha permesso alle società occidentali di evolversi e di avere un approccio più aperto verso tutti gli orientamenti sessuali.

Infatti, oggi, uno dei motivi che porta alcune persone a fuggire dal proprio paese per raggiungere l’Occidente è proprio l’omofobia: in circa 70 stati è ancora un reato essere omosessuale e in sette di questi c’è la pena di morte: Afghanistan, Iran, Arabia Saudita, Yemen, Nigeria, Sudan e Somalia. In Italia l’orientamento sessuale e di genere non costituisce un reato. L’omosessualità è stata depenalizzata il 1 gennaio 1890.

Sotto il regime fascista, però, le persone omosessuali venivano spedite al confino e durante la guerra nei campi di concentramento. Dal 1982 è legale il cambio di sesso e dal 2016 sono in vigore le unioni civili (legge n. 76), Il 17 maggio 1990 l’omosessualità è stata rimossa dalla lista delle malattie mentali. In questa data, infatti, si celebra la giornata internazionale contro l’omofobia.

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