Dagli stracci di Prato al futuro della moda

Migration

Si chiama ’Stracci’ il documentario diretto dal regista e sceneggiatore pratese Tommaso Santi, scritto insieme a Silvia Gambi e sostenuto da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.

Il documentario, arriva al cinema La Compagnia stasera alle 21, alla presenza del regista, racconta e valorizza l’antica tradizione pratese nel riuso e riciclo dei tessuti, portata avanti dai Cenciaioli, cha a mani nude, per secoli, hanno diviso i cenci per colore e tipologia, consentendo di tirar fuori dagli scarti materia prima per nuovi tessuti, che ha fatto la ricchezza di Prato.

Il racconto di un esempio virtuoso di quella che oggi viene definita “economia circolare” anche attraverso lo sguardo di chi da sempre ricicla abiti usati, gli

scarti tessili, per trasformarli in nuova materia prima.

Oltre al racconto della tradizione laniera, ’Stracci’ si focalizza sulla sostenibilità ambientale del settore Moda. A partire da Prato, il documentario fa il giro del mondo (in Africa, Pakistan ed altre aree), per denunciare l’impatto sull’ambiente della lavorazione dei tessuti e mostrare come il modello pratese, se adottato, potrebbe invece portare ricchezza e sviluppo ai paesi più poveri. In particolare, il film fa tappa in Ghana, ad Accra, la discarica più grande dell’Africa, punto di arrivo di enormi quantità di rifiuti tessili. Una piaga serissima, che può però anche aprire nuovi scenari: il riciclo può infatti essere un volano di sviluppo. L’opera è una produzione KOVE, in collaborazione con Solo Moda Sostenibile.

O.Mu.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro