Crusca sotto accusa per ’terrone’ "Il nostro vocabolario? E’ corretto"

La sorprendente battaglia legale. Un ingegnere campano cita l’Accademia per il suo cognome. Il presidente Claudio Marazzini: "Una cosa inaspettata. Noi ne condanniamo l’uso offensivo"

Crusca sotto accusa per ’terrone’

Crusca sotto accusa per ’terrone’

di Sandra Nistri

Terrone? Un termine spesso usato impropriamente per indicare, i natali in regioni del Sud ma anche per definire persone non esattamente caratterizzate dall’eleganza dei modi e dal bon ton. Parola utilizzata non in termini elogiativi ma anche un nome proprio. Anzi cognome. Così Francesco Terrone, 59enne ingegnere di Mercato San Severino (Salerno), ha pensato di chiamare in causa l’Accademia della Crusca citandola in giudizio per modificare la definizione di terrone perché non sia solo dispregiativa. Una azione giudiziaria accolta con grande stupore dall’Accademia come racconta il professor Claudio Marazzini presidente in carica, fino al 2023, della storica istituzione.

Professor Marazzini questa azione legale è stata un fulmine a ciel sereno per voi, come la giudica?

"Sì, è stata una cosa assolutamente inaspettata e che certo non ci fa piacere anche perché non ne comprendiamo assolutamente le motivazioni".

L’ingegner Terrone dice di essere stato costretto alla causa dopo tre risposte evasive ad altrettante sue mail…

"In realtà abbiamo informato il signore del fatto che esiste una consulenza datata 2017, quindi prima degli eventi di cui stiamo parlando, sulla parola terrone, che si può leggere sul sito della Crusca. Chiunque può leggerla e farsi un’idea della materia del contendere perché nelle prime quattro righe di questa voce c’è la condanna esplicita dell’uso offensivo della parola terrone. Poi la nota, che è molto lunga, prosegue con la storia dell’etimologia e, chiaramente, anche dell’uso che si è fatto in maniera scorretta dopo l’Unità d’Italia. Fra l’altro tiriamo in ballo la contrapposizione tra polentone utilizzato al Nord e terrone per il Sud".

Ma polentone non è un termine ugualmente offensivo?

"Secondo chi ha citati in giudizio no, perché richiama polenta e quindi cose da mangiare, positive, ma in realtà è utilizzato spesso in modo dispregiativo. Mi sembra però che in questo modo si vada addirittura a insistere su differenze che hanno separato gli italiani nel corso dei secoli, invece di appianarle".

E per quanto riguarda il cognome Terrone?

"Nella consulenza della Crusca, che ritengo completa in tutti gli aspetti, si fa riferimento, oltre che al nome comune, al nome proprio ma, anche in questo caso, la voce si riferiva a cognomi medievali francesi che hanno attinenza con terra, zolle. Quindi c’era l’etimologia del nome proprio, non solo in Italia ma anche in Francia".

E allora la polemica dell’ingenger Terrone da cosa deriva?

"Dal fatto che il signore pretendeva che noi scrivessimo cose che, in realtà, non sono di competenza della Crusca perché noi non siamo un istituto di ricerca araldica, siamo un’altra cosa Non ci interessa che l’ingegner Terrone sia di origine nobile: ci complimentiamo se è così ma non è affare nostro, perché una cosa è la ricerca etimologica, e altra è l’istituto araldico che non siamo noi".

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