La tromba d’aria non ha avuto pietà neanche le strade ancora invase dal fango di Ferragosto. Mentre gli operatori erano a lavoro per portare via rifiuti e detriti (130 tonnellate asportate solo di mattina), mentre i cittadini con le pale cercavano di liberare i loro garage e ripulire i piani bassi e i giardini, la violenza del vento ha fatto cadere alberi e salire la paura di una cittadinanza ferita. Sulle strade pubbliche si sono abbattuti 30 alberi ad alto fusto; impossibile stabilire quanti ne sono venuti giù nelle aree private. Uno è crollato sul tetto dello storico cancello a Ponte a Niccheri; a Lappeggi sopra l’Antella un grosso cipresso è caduto su una casa. Altre abitazioni hanno i tetti danneggiati.
Con un’ordinanza il sindaco Francesco Casini ha chiuso a oltranza parchi e giardini. Colpiti i banchi del mercato di Antella; quello del venerdì di Grassina non ci sarà anche perché in piazza ci sono cumuli di rifiuti, oggetti alluvionati e automobili che non ripartono. Molte zone sono rimaste per ore senza corrente.
C’è ancora tanto da fare, soprattutto in alcune delle 400 case che hanno subito danni a Ferragosto. C’è chi chiede aiuto tramite i social: Novella ha garage, scannafosso, garage e una camera abitabile pieni di fango. La rampa per accedervi è troppo ripida per i mezzi di soccorso. "Non riusciamo neanche a entrare" piange, filmando la distruzione. Il lavoro da fare è ancora tanto, ammette il sindaco: se i torrenti tracimati sono tutti risistemati grazie al Consorzio di bonifica, "in alcune zone di Grassina vanno rimossi i rifiuti e il fango".
Danni sono stati registrati anche alla Casa del Popolo e alla sede storica del Grassina Calcio con cimeli di una storia gloriosa che è impossibile recuperare. Spogliatoi e cucine sono inagibili. I tifosi rossoverdi sabato alle 9 chiamano a raccolta volontari per "salvare la nostra squadra" e ripulire ciò che si può.
Il pranzo sarà offerto dal vicino Caffè 31, ma in palio c’è di più: contribuire a salvare parte del cuore del paese ferito dalla bomba d’acqua.
Ancora disagi anche a Impruneta, colpita anch’essa dal nubifragio del 15. Mentre ancora si fanno i conti col fango, la tromba d’aria ha tirato giù 20 alberi solo in area pubblica; un’altra decina andrà abbattuta perché pericolanti, ma anche lampioni e tegole, con acqua e luce assenti per ore. Molte strade sono rimaste chiuse, quasi tutte poi riaperte tranne via della Sodera. Problemi ancora sulla Lunigiana.
Manuela Plastina
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