Covid Toscana, per tornare a lavoro basta il referto di negativizzazione

Con la nuova ordinanza non solo le scuole e gli enti pubblici, ma anche le imprese devono accettare la documentazione relativa al tampone negativo se il cittadino non ha ancora ricevuto la certificazione di fine isolamento

Super green pass

Super green pass

Firenze, 11 gennaio 2022 – La nuova ordinanza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani prevede che, se a 24 ore dalla negatività con tampone antigenico rapido o test molecolare, il cittadino guarito dal Covid non ha ricevuto la certificazione di fine isolamento, il referto di negativizzazione è valido a tutti gli effetti come provvedimento di fine isolamento.

Ma c'è ancora molta confusione su questo. Qualche bar, per esempio, non accetta il referto e richiede il Qr code del green pass. Il direttore generale di Cna Firenze, Fabrizio Cecconi, ha sottolineato come, in realtà, senza certificazione automatica della Asl “si consente solamente di fare passeggiate e poco più, senza neppur poter prendere un caffè al bar” e nemmeno “per tornare al lavoro”. “Per questo – sottolinea – è necessario il green pass e allo stato attuale si stanno registrando gravi ritardi nella sua riattivazione, con conseguenze pesanti per il sistema economico-produttivo che si trova fortemente rallentato, se non bloccato”.

In realtà, come chiarisce la Regione, in Toscana si può tornare al lavoro dopo essere stati positivi anche solo presentando il referto di negativizzazione. L'ordinanza è stata varata, infatti, proprio per recuperare i ritardi accumulati nelle ultime settimane con il boom di contagiati. Così, una volta concluso il periodo di isolamento e fatto il tampone, se il risultato è negativo si devono attendere 24 ore. Se in questo arco di tempo l'Asl non invia il decreto di fine isolamento con relativo codice, indispensabile al ministero della Salute per emettere il nuovo green pass rafforzato, il cittadino è libero di tornare alla sua vita presentando il referto del tampone negativo a scuola, a lavoro, al ristorante e in tutti i quei luoghi in cui c'è l'obbligo della certificazione verde Covid 19 da vaccino o guarigione.