Covid, in Toscana boom di casi: +70 per cento in una settimana. E ora che succede?

Secondo il virologo Sergio Abrignani, tra le cause del rialzo ci sarebbe la “bassissima percentuale di vaccinati tra i bambini”. “Ma potrebbe trattarsi di una sorta di ‘gobba temporanea’

Covid Toscana

Covid Toscana

Firenze, 15 marzo 2022 - Un balzo del 70% nel giro di una settimana. Preoccupa non poco l’impennata di nuovi positivi. In Toscana sono 6.574 i nuovi casi di Coronavirus, su 8.178 tamponi molecolari e 31.646 antigenici rapidi, 27 i morti e 3.534 i guariti. Lo riporta il bollettino giornaliero trasmesso dalla Regione alla Protezione civile nazionale. Nelle ultime 24 ore il tasso di positività sale al 16,5% sul totale dei tamponi e al 66,5% in relazione ai nuovi soggetti controllati, mentre la pressione ospedaliera torna lievemente in crescita. I ricoverati nelle aree Covid sono in tutto 690 (nove in più rispetto a ieri), di cui però 35 in terapia intensiva (tre in meno).

Dall'inizio dell'emergenza si contano 904.984 contagi, 863.498 guarigioni e 9.268 decessi. La ripresa della curva epidemica si scarica in misura importante anche sulle quarantene, che tornano ad aumentare, raggiungendo anche ke quattro cifre. I dati delle aziende sanitarie certificano oggi 31.528 isolamenti domiciliari di asintomatici e malati lievi (+3.004) e 5.506 sorveglianze attive di persone entrate in contatto con casi infetti (+142). Omicron 2, come rileva il virologo Anthony Fauci, direttore dell'Istituto nazionale Usa sulle allergie e le malattie infettive, "sta diventando dominante: è ormai arrivata al 60% dei casi nel mondo". Per questa variante, sono più di 40milioni le persone in lockdown in Cina. I funzionari sanitari in tuta bianca protettiva, gli appelli stringenti alla popolazione e le lunghe file per i test di massa sono scenari che non si vedevano dall'inizio della pandemia. Anche a Pechino, ad esempio, le tende o i moduli tipo container, convertiti per i test, sono diventati permanenti quando all'inizio si pensava a un loro impiego solo per il periodo delle Olimpiadi invernali.

Cosa sta succedendo?

Secondo il virologo Sergio Abrignani, tra le cause del rialzo ci sarebbe la “bassissima percentuale di vaccinati tra i bambini”. “Ma potrebbe trattarsi di una sorta di ‘gobba temporanea’, che non pregiudica la discesa della curva”, aggiunge. È evidente che la pandemia è tutt’altro che finita.

Se guardiamo all’indice di occupazione dei posti letto nei reparti di area non critica da parte di pazienti Covid, vediamo che in Italia è stabile al 13%. Ma a livello giornaliero cresce in 10 regioni, ta cui Liguria (16%), Lombardia (8%), Marche (16%), Toscana (13%) e Umbria (25%). Lo indicano i dati Agenas.

Proprio a Firenze un mese fa il premier Draghi annunciò l'intenzione di allentare le misure anti-Covid e di varare un calendario per portare il Paese fuori dall'emergenza: "Voglio limitare le restrizioni prima possibile. E' mia volontà - spiegava, - uscire con una road map che da qui al 31 marzo indichi la strada, step by step".

La road map governativa 

Bar e ristoranti

Dal primo aprile non sarà più obbligatorio mostrare il green pass per sedersi ai tavoli di un bar o di un ristorante all’aperto. Dal primo maggio si potrà entrare al ristorante senza più l’obbligo di mostrare il green pass rafforzato, che si ottiene solo con il vaccino e con la guarigione. Sempre da maggio, niente più restrizioni per il caffè al banco. E ‘liberi tutti’ anche per mense e le attività di catering.

Alberghi

Dal primo aprile niente più obbligo di green pass rafforzato per entrare nelle strutture ricettive di ogni tipo.

Mostre e musei

Dal primo aprile non ci sarà più l’obbligo di super green pass (vaccinati e guariti) anche per i musei, le mostre e i luoghi della cultura anche al chiuso.

Convegni e congressi

Green pass obbligatorio fino al 30 aprile, mentre dal primo maggio si potrà accedere senza certificato. Stesso discorso per i corsi di formazione, i centri culturali e i concorsi pubblici.

Poste e banche

Dal primo aprile cade l’obbligo di green pass per accedere agli uffici pubblici, per andare in banca o all’ufficio postale.

Negozi e parrucchieri

Fino al 31 marzo per entrare nei negozi che non vendono beni di primaria necessità è richiesto il green pass base, che si ottiene anche con il tampone; dal primo aprile il certificato non sarà più necessario. Stop anche per parrucchieri, barbieri, estetisti.

Cinema e teatri

L'obbligo di mostrare il super green pass decade il primo giugno anche per gli spettacoli al chiuso. Dal primo maggio ingresso libero nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto, dove la mascherina Ffp2 sarà obbligatoria fino al 31 maggio.

Università

L’obbligo di accedere agli atenei con il green pass rafforzato varrà fino al 30 aprile. Da maggio gli studenti potranno frequentare le università anche se non sono vaccinati.

Feste e cerimonie

Per le feste e gli spettacoli all'aperto, come per la partecipazione alle cerimonie pubbliche, alle sagre e alle fiere la data da cerchiare è il 31 marzo, giorno in cui cade l’obbligo di green pass.

Sport e stadi

L’obbligo di green pass per gli sport all’aperto scade il 31 marzo. Dal primo aprile sarà anche possibile tornare allo stadio senza dover presentare il certificato, ma l’obbligo di indossare la mascherina resta fino al 30 aprile.

Palestre e piscine

Per le palestre, le piscine e gli sport che si svolgono al coperto l’obbligo di green pass rafforzato resta in vigore fino al 30 aprile. La stessa regola vale per accedere agli spogliatoi. Dal primo maggio non sarà più obbligatorio mostrare il super green pass. Le date sono le stesse anche per gli eventi sportivi e per i centri benessere.

Trasporti

Niente più green pass dal primo aprile per bus, metro, tramvia, aerei, treni e navi. Resta però fino al 31 maggio l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.

Funivie

Obbligo di mascherina Ffp2 fino al 31 maggio.