Covid Toscana 29 maggio: 200 contagi, i decessi sono 9

Il tasso dei nuovi positivi è 1,02% (3,1% sulle prime diagnosi)

Covid Toscana, i dati del 29 maggio

Covid Toscana, i dati del 29 maggio

Firenze, 29 maggio 2021 - Covid Toscana, i nuovi casi registrati nella regione, nelle ultime 24 ore, sono 200 su 19.685 test di cui 9.100 tamponi molecolari e 10.585 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 1,02% (3,1% sulle prime diagnosi).

I nuovi casi in Toscana

In Toscana sono 241.012 i casi di positività al Coronavirus, 200 in più rispetto a ieri (195 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,3% e raggiungono quota 225.696 (93,6% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 9.100 tamponi molecolari e 10.585 tamponi antigenici rapidi, di questi il 1% è risultato positivo. Sono invece 6.547 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 3,1% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 8.618, -5,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 557 (8 in meno rispetto a ieri), di cui 114 in terapia intensiva (4 in più). Oggi si registrano 9 nuovi decessi: 6 uomini e 3 donne con un'età media di 84,9 anni.

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​​L'età media

L'età media dei 200 nuovi positivi odierni è di 40 anni circa (20% ha meno di 20 anni, 28% tra 20 e 39 anni, 33% tra 40 e 59 anni, 16% tra 60 e 79 anni, 3% ha 80 anni o più).

 

I casi di positività sul territorio

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (195 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico). Sono 66.485 i casi complessivi ad oggi a Firenze (64 in più rispetto a ieri), 22.247 a Prato (31 in più), 22.751 a Pistoia (25 in più), 13.228 a Massa (6 in più), 24.455 a Lucca (14 in più), 28.967 a Pisa (12 in più), 17.314 a Livorno (11 in più), 22.605 ad Arezzo (13 in più), 13.623 a Siena (2 in più), 8.782 a Grosseto (22 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 121 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 42 nella Nord Ovest, 37 nella Sud est. La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.570 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.104 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.689 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.823, Massa Carrara con 6.968, la più bassa Grosseto con 4.019.

 

Le persone in isolamento

Complessivamente, 8.061 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (505 in meno rispetto a ieri, meno 5,9%). Sono 22.586 (832 in meno rispetto a ieri, meno 3,6%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 10.195, Nord Ovest 6.806, Sud Est 5.585). Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 557 (8 in meno rispetto a ieri, meno 1,4%), 114 in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri, più 3,6%). Le persone complessivamente guarite sono 225.696 (704 in più rispetto a ieri, più 0,3%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 225.696 (704 in più rispetto a ieri, più 0,3%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

​I morti

Oggi si registrano 9 nuovi decessi: 6 uomini e 3 donne con un'età media di 84,9 anni.  Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 2 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Lucca, 2 a Arezzo, 3 a Siena. Sono 6.698 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.163 a Firenze, 584 a Prato, 615 a Pistoia, 521 a Massa Carrara, 658 a Lucca, 693 a Pisa, 411 a Livorno, 476 ad Arezzo, 316 a Siena, 171 a Grosseto, 90 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 182,6 x100.000 residenti contro il 212,5 x100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (274,4 x100.000), Prato (228,1 x100.000) e Firenze (219,4 x100.000), il più basso a Grosseto (78,2 x100.000).  

 

 

Vaccini agli over 30

Dalla prossima settimana tutti gli over 30 potranno prenotare la vaccinazione contro il Covid in Toscana. La Regione apre gradualmente le agende ai trentenni. A deciderlo il governatore Eugenio Giani a seguito della riunione con i componenti della task force che monitora costantemente l'andamento della campagna. Dal primo al 5 giugno saranno aperte le registrazioni per i bienni successivi. Il cronoprogramma quotidiano prevede l'apertura alle 17 per ciascuna delle fasce di volta in volta interessate.

Invogliare i 30enni alla vaccinazione col green pass

La Toscana prova a correre verso l'immunità di gregge e supera 2milioni di dosi di vaccini antiCovid somministrate (tra prime e le seconde per i richiami). Il presidente della Toscana Eugenio Giani cerca in ogni modo di allettare ogni segmento della platea di residenti. Per esempio, per invogliare i 30enni sarà importante ottenere il 'pass' vaccinale. «In questi giorni - ha spiegato Giani, - sto vedendo con gli altri presidenti delle Regioni i codici e le regole per le riaperture di locali, eventi, matrimoni, e mi rendo conto che nel momento in cui si richiede il 'green pass' coloro che saranno più sollecitati da questa selezione saranno proprio i più giovani. Sono quindi convinto che appena si aprirà la prenotazione correranno a farlo». Anche se la prossima settimana si apriranno le prenotazioni per under 30, la somministrazione, ha precisato Giani, «si collocherà orientativamente nel mese di luglio», in mezzo alle vacanze. Fatto decisivo sarà anche che il generale Figliuolo possa inviare nei prossimi tempi alla Toscana lo stock di 1,25 milioni di dosi, fornitura ventilata nelle riunioni delle Regioni con la struttura commissariale. Sul piano organizzativo le iniziative si moltiplicano: verrà inaugurato un nuovo hub a Massa Marittima (Grosseto), la Asl Toscana Nord Ovest ha approntato un programma dettagliato località per località, a Reggello (Firenze) ci saranno tre giorni per over 60 'last minute’ (è la fascia decisiva per abbattere le forme gravi di patologia Covid), per coloro che non hanno fatto la prenotazione oppure vogliono anticipare la somministrazione. Dopo giorni di calo dei nuovi contagi, c'è stato un rialzo al conteggio delle 24 ore che porta con sé un abbassamento dell'età media dei nuovi positivi a 40 anni. Accanto, l'inesorabile striscia di decessi, ben 16 in un giorno e anche su questo dato l'età media è scesa a 75,5 anni. La campagna coi tamponi per monitorare la situazione senza sottovalutare riprese continua. 

La vaccinazione? “Ha comportato una svolta, non solo temporanea”, afferma Galli

Con le riaperture «c'era un 10% di probabilità che le cose andassero bene come sono andate». Merito dalle vaccinazione «che ha comportato una svolta, non solo temporanea. Credo che la nostra relazione con questa malattia sarà diversa nei prossimi mesi, anche se non abbiamo una soluzione completa del problema». Così Massimo Galli, infettivologo dell'Ospedale Sacco di Milano e professore presso di infettivologia all'Università degli Studi di Milano, durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre. «I vaccini - sottolinea .- hanno spostato molto gli equilibri e più rapidamente di quanto non aspettassi. Quando il 26 aprile sono state ‘riaperte molte danze’ la situazione non lasciava presagire quello che poi è successo. Probabilmente le attenzioni e prudenze che tutti gli italiani, e soprattutto gli anziani, hanno messo in campo si sono rivelate utili e hanno fatto sì che la realtà fosse più favorevole di quanto i dati non lasciassero presagire». «Abbiamo un problema che va risolto a livello globale» se vogliamo lasciarci il Sars-Cov-2 alle spalle, ma di sicuro «adesso abbiamo un andamento dell'epidemia che ci permette di avere un'ingerenza meno pesante da parte del Covid nel nostro quotidiano e in prospettiva della ripresa». Infine, un appello alla politica: «Non facciamo della mascherina un feticcio, meglio parlare di altri aspetti che stare a porre l'attenzione solo su mascherina si o mascherina no».