Covid, Pregliasco: "Via le mascherine ad agosto? Prospettiva concreta"

Il virologo sulle riaperture: "È probabile che ci sia il rischio di un ritorno del virus. Non parliamo comunque di una quarta ondata"

Riaperture

Riaperture

Roma, 19 maggio 2021 - “Con le riaperture? È probabile che ci sia il rischio di un ritorno del virus, ma si tratta di una scelta politica”. Non ha alcun dubbio Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, che è intervenuto stamani ad Agorà, su Rai 3. “Non parliamo di una quarta ondata - chiarisce il virologo, - ma di un recupero nel numero di casi, perché aumentando la mobilità aumentano i contagi”. "Qualche rischio ce lo siamo preso, ma appunto la scelta è politica", ha ribadito. "E' difficile in questo quadro - ha proseguito, - dare delle previsioni concrete. Noi abbiamo difficoltà a offrire indicazioni chiare e nette alla politica perché possa prendere delle decisioni. Oggi abbiamo certificati almeno 320mila malati positivi, che sono una bella ‘massa’, purtroppo, di persone che possono contagiare. Paradossalmente, è meglio che si individuino sempre più positivi perché più li troviamo e li controlliamo  e meno possono infettare”.

Via le mascherine all'aperto?

"Via le mascherine all'aperto ad agosto? Dico di sì, perché si stanno attuando diverse strategie per arrivare in modo pervasivo a tutti con i vaccini". E se "le dosi arriveranno, visto che ormai la problematica di produzione e distribuzione dovrebbe essere superata rispetto alle prime fasi, questo ci porterà, con un'alta percentuale di vaccinati, a togliere la mascherine probabilmente, come è accaduto negli Usa, all'aperto e ovviamente in spiaggia", ha detto Pregliasco. "Mi sarebbe piaciuta una bella moda dell'abbronzatura con la mascherina - ha aggiunto Pregliasco, scherzando su una sua proposta provocatoria - ma mi sono arrivate sui social un sacco di contestazioni quando l'ho proposta".

IL MONDO DELLA RISTORAZIONE RICOMINCIA A RESPIRARE

Se il posticipo di un’ora dell’entrata in vigore del coprifuoco ed una serie di riaperture preoccupano i medici, dall’altro lato le categorie economiche possono tirare un piccolo sospiro di sollievo, dopo mesi e mesi di passione. Con lo spostamento del coprifuoco alle 23, afferma infatti Coldiretti, diventa “possibile da subito in molte realtà il doppio turno, con una stima in media di almeno il 10% degli incassi in più in ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismo”.

Lo spostamento di un'ora del coprifuoco, viene sottolineato, rappresenta un primo importante passo verso la riapertura totale con il via libera dal primo giugno ai pasti al coperto a pranzo e cena, che consente la riapertura di circa 180mila realtà della ristorazione lungo la Penisola che non dispongono di spazi all'aperto. La riapertura dei ristoranti a pranzo e cena per chi non ha spazio esterno riguarda circa la metà dei servizi di ristorazione presenti con i posti all'aperto dei locali che sono, però, molti meno rispetto a quelli al coperto. L'entrata in vigore del decreto a pieno regime, con il superamento del coprifuoco il 21 giugno e la riapertura totale, vale per la ristorazione almeno 3,5 miliardi al mese di maggiori incassi per la ristorazione, sempre secondo Coldiretti.

IN TOSCANA LO STOP AL COPRIFUOCO VALE ALMENO 300 MILIONI DI EURO AL MESE

“Il superamento del coprifuoco alle 22 e la possibilità di apertura all'interno dei locali per il servizio al tavolo e al bancone in bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi in Toscana vale per la ristorazione almeno 300 milioni di euro al mese". E' quanto stima la Coldiretti. Attualmente solo circa la metà delle attività di ristorazione hanno potuto riaprire sulle oltre 22mila presenti in Toscana che sono stremate dalle chiusure obbligate, dallo smart working e dall'assenza del turismo. ''Il graduale allentamento delle misure restrittive come il coprifuoco rimettono progressivamente in moto l'intero sistema agroalimentare toscano - commenta Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana -. Il coprifuoco ha divorato almeno 300 milioni di euro ogni mese con effetti molto pesanti su filiera ed occupazione. Nel 2020 le perdite complessive erano state di 3 miliardi di euro. Se in campagna non abbiamo certo problemi di spazio con i nostri 4.500 agriturismi che apparecchiano sotto gli uliveti ed in mezzo alle vigne, di fronte a laghetti e con vista su scorci pazzeschi se non nell'orto, un po' più complicato è nei centri storici e nelle città dove un ristorante su due non ha la possibilità di apparecchiare all'esterno. Comprendiamo la necessità di passi prudenziali per non far ripartire i contagi ma questo è il momento di riaccendere il motore della nostra regione che è rappresentato da turismo, ristorazione e commercio’’.

I LOCALI DA BALLO SUL PIEDE DI GUERRA

"Come al solito siamo stati lasciati da parte: alle altre categorie hanno fissato delle date per le riaperture a noi nulla". Così all'Adnkronos Franco Polato, responsabile della Silb di Venezia e Jesolo. ”Siamo stati i primi a chiudere il 22 febbraio dell'anno scorso, e a parte tre settimane di apertura lo scorso agosto, siamo fermi. Non ci sono arrivate che poche briciole di ristori, solo elemosine. Noi vogliamo solo poter lavorare, e in sicurezza". E ancora: "Siamo anche passati da untori. Per dimostrare il contrario abbiamo anche da noi organizzato una sperimentazione, con la collaborazione scientifica di illustri virologi che hanno stilato un protocollo di prevenzione da sottoporre al Cts, con l'apertura di due discoteche: il Praja di Gallipoli e il Fabrik di Milano, con prenotazioni obbligatorie, tamponi o vaccinazioni per tutti i partecipanti e tamponi dopo 6 giorni dall'evento, in programma il prossimo 5 giugno, per far capire e vedere se è fattibile, come avvenuto in altri Paesi, di creare nelle discoteche delle 'bolle free’”.

L’ALLARME DI CNA

''Senza una proroga della moratoria sui prestiti oltre un'impresa su tre non sarebbe in grado di rispettare gli impegni e quasi la metà avrebbe molte difficoltà''. E' quanto emerge da una indagine promossa dalla Cna su oltre 5mila imprese di cui l'87% con meno di 10 addetti, un campione che riflette in modo coerente il tessuto imprenditoriale italiano. La proroga della moratoria e della garanzia pubblica sui nuovi finanziamenti ''rappresenta una misura necessaria per scongiurare l'esplosione di migliaia di casi di insolvenza'', sottolinea l'associazione in una nota. L'indagine della Cna rileva che il 54% delle imprese intervistate ha utilizzato la moratoria e che nel 78% dei casi è ancora in funzione, e il 73% del campione giudica utile una proroga. Dall'attivazione della garanzia pubblica, il 63% del campione ha ottenuto un nuovo finanziamento e oltre la metà afferma di averne bisogno nei prossimi mesi. Oltre l'80% considera utile la proroga della misura. Oltre il 50% delle imprese intervistate ha aumentato la propria esposizione debitoria con le banche: il 12% l'ha incrementata di oltre il 10% e quasi una su 5 oltre il 20% rispetto alla situazione precedente la pandemia. Misure per favorire la ristrutturazione dei debiti sono indispensabili per il 56% del campione.

IL 15 GIUGNO RIAPRE GARDALAND

Dopo lunghi mesi di attesa, il 15 giugno il parco di divertimenti Gardaland inaugurerà ufficialmente la stagione 2021. «Siamo davvero felici di tornare finalmente ad accogliere i nostri ospiti e poter offrire loro giornate di divertimento e svago», dice Aldo Maria Vigevani, ad di Gardaland. Ad attendere i visitatori, annuncia, «una grande e attesissima novità: Legoland Water Park Gardaland, il primo Parco Acquatico Legoland in Europa e il quinto nel mondo». Il Parco Acquatico, per il quale sono stati stanziati 20 milioni di euro, sarà interamente tematizzato Lego e sarà il primo al mondo costruito all'interno di un parco divertimenti non a marchio Legoland. La sicurezza, sottolinea l'ad, rimane un obiettivo fondamentale per Gardaland che continuerà ad applicare nel parco, anche per la stagione 2021, il protocollo sviluppato lo scorso anno, per il quale era stato stanziato 1 milione di euro e che prevede, ad esempio, la limitazione degli ingressi giornalieri, la prenotazione obbligatoria della data di accesso al Parco e l'uso obbligatorio della mascherina.

L’APERTURA DELLE SCUOLE NON HA INCREMENTATO I CONTAGI

«L'apertura delle scuole non influenza l'andamento della curva dei contagi» di Covid-19 «nella popolazione generale. Fortunatamente tutti gli studi che sono stati fatti in seguito al nostro hanno confermato quei risultati. A scuola la frequenza dei contagi è bassissima; i ragazzi si contagiano meno degli adulti, anche con la variante inglese». A dirlo è Sara Gandini, direttrice del Dipartimento di epidemiologia e biostatistica dell'Istituto Europeo di oncologia di Milano, intervenuta ai microfoni della trasmissione «L'Italia s'è desta» su Radio Cusano Campus parlando di una ricerca condotta sull'andamento dei contagi da Covid-19 nelle scuole e che è stata pubblicata su Lancet. Gandini sottolinea che la ricerca «ha ricevuto aggressioni molto pesanti”. “Io stessa ne ho ricevute, a livello di misoginia - accusa la ricercatrice -. Alcuni hanno gettato discredito sulla mia persona, senza entrare nel merito dell'analisi. Forse perché il nostro studio è servito a far riaprire le scuole visto che il Cts ci ha ascoltato».

LE REAZIONI POLITICHE

"Il coprifuoco è una cosa totalmente inutile e allontana i turisti. E' una misura illegittima, in uno Stato democratico le istituzioni non possono dirti quando puoi uscire di casa. Il coprifuoco non serve a niente ai fini del contrasto della pandemia. Va abolito e va abolito oggi". Lo dice Giorgia Meloni, leader di Fdi, in collegamento con 'Mattino Cinque’. Più moderato Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia: "Se le cose continuano ad andare bene, si potrebbe rivedere la decisione del governo sul coprifuoco: si può abolire già da inizio giugno. Si devono poi riaprire le piscine al chiuso”. Parla di “messaggio importante al Paese”, il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, intervenendo ai microfoni del Gr1 Rai. «Italia Viva è contenta e soddisfatta e guarda con grande fiducia ad una Italia che oggi riapre. È il frutto di un metodo preciso, chiaro che noi abbiamo fortemente sostenuto nel governo, che è quello portato avanti dal presidente Draghi”, le parole della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti intervenendo alla trasmissione «Studio 24» su Rai News24.