Prigionieri a fine isolamento e quarantena. Grande caos: tamponi e certificati in ritardo

Ma siamo alla svolta: entro il 5 gennaio la Regione metterà a punto un sistema automatizzato che attesti la positività e la guarigione

Firenze, 4 gennaio 2022 -  Nonostante l’ultimo decreto ministeriale e la nuova ordinanza regionale abbiano alleggerito i tempi della quarantena per i vaccinati, la complessità dell’impianto normativo sta causando un grande disorientamento nei cittadini.

Certificazioni e attestati

E’ troppo laborioso per il numero impressionante di casi positivi il meccanismo burocratico che si mette in moto per produrre le certificazioni necessarie per l’accertamento di positività e, dopo, per uscire dall’isolamento per positività. "Anche se ci fosse un esercito di addetti a lavorare nelle centrali di tracciamento delle Asl che sono deputate a questa attività non riuscirebbe a venirne a capo", spiega il governatore toscano Eugenio Giani. Il carico, insomma, non è umanamente sostenibile ed è per questo che la Regione sta lavorando per snellire e automatizzare i procedimenti.

Inizio isolamento

La Regione entro domani realizzerà una piattaforma che, con un software dedicato, produrrà l’attestazione di inizio isolamento al momento in cui sul sistema viene inserito il referto di positività. Il cittadino dovrà dialogare sulla piattaforma per fornire alcune fondamentali informazioni sul suo stato di salute: i casi anche lievemente sintomatici saranno segnalati al medico di famiglia.  

Fine isolamento e quarantena

La direzione Sanità digitale dell’assessorato alla salute sta lavorando anche per automatizzare la produzione dei certificati di fine isolamento per chi è risultato negativo al tampone dopo la positività. Per chi è stato in quarantena dopo un contatto stretto con positivo (per non vaccinati e vaccinati con due dosi da più di quattro mesi) non è necessaria la certificazione basta il tampone negativo.  

Caos diagnosi tamponi

E’ necessario aumentare il numero di tamponi. Il governatore ha chiesto di accrescere la capacità di processazione dei tamponi molecolari nei laboratori pubblici fino a 20mila al giorno. Ma le risorse umane non sono sufficienti. E si stanno creando colli d’imbuto che causano attese anche di quattro giorni per avere una diagnosi. In particolare difficoltà il laboratorio dell’ospedale di Torregalli.  

Ingorgo tamponi in farmacia

Difficile trovare posto per il tampone antigenico rapido anche in farmacia. Oltre alle code chilometriche, ci sono farmacie che non prendono più prenotazioni per i prossimi giorni per un eccessivo carico di lavoro, chi ha difficoltà con il collegamento con la App InSalute e chi per timore di contagi non accoglie i tamponi di fine quarantena e isolamento.  

Accordo tamponi gratuiti

Dopo le tensioni dei giorni scorsi con Federfarma si è ricomposto il tavolo tra farmacie e Regione. Resta un punto da sciogliere fondamentale per firmare l’accordo: le farmacie comunali sono bendisposte, mentre quelle private non favorevoli a fare i tamponi rapidi dietro presentazione di ricetta. Sarebbe invece fondamentale perché con il solo sistema privatistico, a pagamento, diventerebbe molto complesso chiedere ai cittadini a fine quarantena e a fine isolamento di sborsare soldi per tamponi che sono obbligatori. Oggi il presidente Giani incontrerà i farmacisti per trovare la quadra.  

Problema Green pass

Molte associazioni di volontariato hanno segnalato un problema alle Asl e alla Regione. Il sistema di registrazione della vaccinazione sulla piattaforma di sanità pubblica Sispc è frequentemente in panne e non riescono a inserire i dati che consentono l’ottenimento del Green pass da pare dei vaccinati. Per questo chiedono che quando il sistema va in blocco sia possibile effettuare una certificazione a mano. Ma il sistema di rilascio Green pass è completamente informatizzato. Difficile che la Regione possa decidere il autonomia.