Studenti in piazza contro il Governo. Ragazza molestata durante il corteo

Cinquantenne ubriaco ha palpeggiato una giovanissima. Denunciato

I ragazzi chiedono soldi per il diritto allo studio e investimenti sull’istruzione. E ripetono il loro no all’alternanza scuola-lavoro

I ragazzi chiedono soldi per il diritto allo studio e investimenti sull’istruzione. E ripetono il loro no all’alternanza scuola-lavoro

Firenze, 13 ottobre 2018 - Fuoriprogramma antipatico ieri mattina durante il corteo degli studenti che ha attraversato alcune strade del centro per portare «un messaggio di riscatto nei confronti di una politica che continua a fare i suoi interessi sulla pelle dei più deboli». Mentre alcune ragazze del corteo ballavano, durante il percorso, a ulteriore dimostrazione della pacificità della manifestazione un uomo sulla cinquantina visibilmente ubriaco secondo i più, si è avvicinato a un gruppo di ragazze. Ne ha importunata qualcuna, nel clima festoso la circostanza è passata tutto sommato inosservata finché lui ha allungato le mani palpeggiando al seno una quindicenne.

La ragazzina ci è rimasta di sale, bloccata, poi sopraffatta dal pianto e dal dispiacere per il brutto episodio subito, si è rivolta alla polizia. E’ andata incontro al personale in servizio per la manifestazione e ha raccontato quello che le era capitato. Agenti hanno individuato il molestatore, lo hanno fermato, alla fine è stato solo denunciato per violenza sessuale, sentite anche come testimoni alcune amiche della ragazza, di fatto, aggredita.

«#CHIHAPAURA di cambiare? Noi no» lo slogan scelto dagli studenti che in trecento hanno sfilato tra San Marco e la stazione, passando per il Duomo. «Da ogni scuola ad ogni strada: riprendiamo tutto»: lo striscione con cui si è aperto il corteo. Qualche fumogeno e un’unica grande richiesta: «Dovete tornare a credere nella scuola». All’iniziativa hanno partecipato la Rete degli studenti medi, l’Unione degli universitari e la Rete dei collettivi fiorentini.«Ci volevano passivi, invece di hanno trovato nelle piazze – le parole di Matilde Collavini, coordinatrice della Rete –. Non possiamo più accettare un governo che parla di cambiamento e che invece offre solo regresso».

I RAGAZZI chiedono soldi per il diritto allo studio e investimenti sull’istruzione. E ripetono il loro no all’alternanza scuola-lavoro. «Ci sono studenti che si infortunano senza essere tutelati e che lavorano senza essere pagati - accusano i collettivi –. Crollano i soffitti e non funzionano i riscaldamenti, ma nel compenso gli istituti ricevono fondi per i badge».

Giovanni Spano

Elettra Gullè

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