Ospedali in affanno: Giani punta su Camerata. A Careggi i pazienti di Santa Maria Nuova

Continua a crescere il numero de i ricoveri. Il governatore dà il via libera ai lavori per 55 posti nella struttura di San Domenico Nei nosocomi dell’Asl Toscana centro sono occupati 721 posti sui 753 dedicati al virus. Al policlinico 195 i letti con persone malate

Cresce il numero delle persone ricoverate negli ospedali dell’Asl Toscana centro

Cresce il numero delle persone ricoverate negli ospedali dell’Asl Toscana centro

Firenze, 16 novembre 2020 -  Il deserto per le strade, la guerra negli ospedali. L’area fiorentina, insieme al Pratese, al Pistoiese e all’Empolese, soffrono. Sono le zone dove gli ospedali sono più sotto pressione. Tra sabato e ieri l’Asl è stata costretta a dirottare a Careggi i pazienti in arrivo ai pronto soccorso di S. Maria Nuova e Borgo San Lorenzo dove un focolaio in chiururgia ha ulteriormente ristretto le disponibilità di posti letto.

I numeri  parlano di un’emergenza ospedaliera nella sua fase più delicata. Negli ospedali dell’Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia e Empoli) ci sono 721 ricoverati in area medica Covid su 753 posti letto disponibili, al picco della prima ondata epidemica, il 3 aprile scorso si era arrivati ad avere un’occupazione di 436 posti sui 570 allestiti. In tutto tra i 721 ricoveri in zona Covid, i 96 pazienti in intensiva e i 288 nelle strutture per le cure intermedie si arriva a 1105 malati accolti nelle strutture. Sono ristretti gli ulteriori margini di manovra dopo aver reso disponibili altre 22 posti allo Iot Palagi già pieno per un terzo. Per questo il governatore Eugenio Giani, dopo aver dato lo stop alla realizzazione dei 55 posti a Camerata, anche per le proteste del sindaco di Fiesole Anna Ravoni, si sarebbe convinto ad andare avanti su quella strada. Un impegno economico di 300mila euro per un cantiere lampo che in due settimane consentirà di erogare gas medicali per utilzzare i letti anche per il trattamento dei pazienti che necessitano degli alti flussi. Il distretto di Camerata non sarebbe chiuso, anche perché i servizi si trovano su piani differenti della struttura: inoltre si utilizzerebbero ingressi diversi per l’area Covid e l’area non Covid, da via della Piazzola e da via di San Domenico.  

Visti i numeri, non ci sono molte alternative. Negli ultimi sei giorni a Ponte a Niccheri sono stati ricoverati 52 pazienti, 51 a Torregalli, 54 a Santa Maria Nuova, 30 a Borgo San Lorenzo, a fronte di un numero esiguo di dimissioni, mediamente 10-11 a settimana per ciascun presidio. Numeri enormi anche a Careggi. Da solo il policlinico copre il 50% della necessità di ricovero dell’area fiorentina. In due mesi trattati 545 pazienti, più della prima ondata, 293 i dimessi. Careggi continua a drenare dagli altri ospedali e dal suo pronto soccorso che in media ricovera 20 pazienti al giorno dei 160-170 che riceve ogni 24 ore (il 45% sospetti Covid da tamponare). A ieri 170 persone ricoverate in area Covid su 184 posti disponibili e 5 messi a disposizione per eventuali necessità degli ospedali dell’area. Da aggiungere 25 pazienti in terapia intensiva su 26 letti disponibili. In base alla pressione Careggi ha un piano di espansione progressiva: il primo step prevede un incremento di altri 12 posti letto per arrivare a 33. Primo modulo aggiuntivo anche per le terapie intensive, oggi saranno allestiti 6 posti.  

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