Coronavirus, rivoluzionati i riti della Pasqua

I vescovi toscani ai fedeli: seguite il.Papa in tv. Niente rami di olivo, "lavanda" e Via Crucis nelle parrocchie

Papa Francesco

Papa Francesco

Firenze, 28 marzo 2020 - Pasqua al Coronavirus. Le limitazioni imposte dalle misure anticontagio segneranno le celebrazioni della Settimana santa, che si svolgeranno senza riti e con una profonda revisione nella liturgia tradizionale. Lo annunciano i vescovi toscani in un comunicato nel quale si definiscono le modalità dei riti della Pasqua 2020. "Non potremo salutarci nella festa, abbracciandoci nel segno della pace, rallegrandoci per il Signore risorto, che ha vinto la morte. Sarà però ugualmente Pasqua di risurrezione", si legge nel comunicato della Cei Toscana. Ecco le principali novità.

Prima il Papa.  I parroci sono invitati a svolgere celebrazioni che possano avere diffusione attraverso i media. Tuttavia si raccomanda attenzione alla scelta degli orari affinché non si sovrappongano a quelli delle celebrazioni presiedute dal Papa, verso le quali i vescovi indirizzano l'attenzione dei fedeli. 

Domenica delle Palme.

Verranno benedetti solo i rami di ulivo dei presenti; non vi sarà quindi alcuna forma di distribuzione dei rami benedetti

Messa del Crisma È quela che tutti i sacerdoti concelebrano al giovedì con il loro vescovo: è rinviata a data futura, che sarà indicata dalla Conferenza Episcopale Italiana, in sintonia con quanto il Papa stabilirà per la Diocesi di Roma. 

Giovedì Santo. Nella celebrazione della Messa “in coena Domini”, verrà omessa la lavanda dei piedi; al termine non ci sarà la reposizione dell’Eucaristia, né la la sua adorazione.

Venerdì Santo.  Durante la celebrazione della Passione del Signore, l’ultima invocazione sarà formulata come indicato dall’Ufficio liturgico nazionale; nell’Adorazione della Croce ci si astiene dal baciarla. Non si svolgono le tradizionali Via Crucis e altre manifestazioni di venerazione della Croce; si invitano i fedeli a seguire in tv la Via Crucis del Papa in piazza San Pietro.

Veglia Pasquale.  Si celebrerà nelle cattedrali e nelle parrocchie e conventi col permesso del vescovo; si ometterà l’accensione del fuoco e non verranno celebrati i sacramenti dell’Iniziazione cristiana.    Domenica di Pasqua La celebrazione della messa avverrà secondo quanto prescritto dalle norme liturgiche. "Si invita a suonare a festa le campane alle 12, come segno di annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, di speranza per uomini e donne in questo tempo di sofferenza" scrive comunque la Cei Toscana. 

Comunione.  I fedeli che vorranno accostarsi alla eucarestia in tutto da Pasqua e Pentecoste, fintanto che rimarranno in vigore le restrizioni, potranno farlo solo in modo privato. I sacerdoti sono invitsti a rendersi disponibili rispettando le normative sanitarie e evitando raggruppamenti. 

Confessione.  Si raccomanda di evitare che l’accesso da individuale e controllato possa trasformarsi in afflusso di gente ed evento comunitario.  I vescovi ricordano ai fedeli, che, in particolare in questa situazione di emergenza, "ciascuno può rivolgersi nell’intimo della propria coscienza a Dio con un atto di pieno pentimento", da cui scaturisce il perdono dei peccati, anche mortali, purché ci si impegni a confessarli non appena possibile

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